L’eterno problema del lavoro nel sud Italia, una speranza nelle startup?
Uno dei problemi maggiori che attanaglia il nostro paese oggi è la cronica mancanza di lavoro. Mai si era vista una crisi così lunga che ha portato gli indici di disoccupazione alle stelle. Purtroppo di questa lunga crisi non si vede spiraglio di luce per gli anni a venire. Chiaramente per quanto riguarda il sud si tratta di decenni di politiche sbagliate. Innanzitutto nei decenni passati si è puntato a portare uno sviluppo industriale al sud con finanziamenti comunitari che spesso si sono rivelati disastrosi. Il risultato? Dopo pochi anni, capannoni vuoti, portoni chiusi, zero posti di lavoro e soldi finiti. Spesso soldi ricevuti grazie all’intercessione di politici compiacenti. A distanza di anni ai disastri economici si aggiungono disastri ambientali con zone industriali (o addirittura porti definiti allo strategici) abbandonati. Non solo si sono puntati gli sforzi su un settore culturalmente estraneo al tessuto del sud ma si sono totalmente abbandonati per decenni settori come l’artigianato e l’agricoltura che potevano, direttamente o indirettamente, trainare uno sviluppo turistico mettendo in risalto le bellezze naturali che il sud possiede. Purtroppo tutto quello che si è fatto nel settore turistico è stato un disastro. Negli anni sessanta, settanta ma anche ottanta si sono combinati dei disastri ambientali enormi. Zone intere di spiagge distrutte per far posto a complessi turistici assurdi; tutto questo in barba alle più elementari norme di salvaguardia dell’ambiente e spesso della sicurezza delle persone.
Cosa fare quindi oggi per salvare il sud e rilanciare il mondo del lavoro? Chiaramente ci vorrebbe uno sforzo culturale per fare una vera e propria rivoluzione nel settore lavoro, impresa e modo di concepire il territorio. Un territorio che va salvaguardato ma allo stesso tempo utilizzato per creare lavoro e occupazione. L’utilizzo deve essere a impatto zero, un utilizzo rispettoso che impone il mantenimento dei luoghi il più naturale possibile. Quindi via libera alle piccole strutture familiari che offrono alloggi ai turisti, all’interno delle proprie abitazioni e stop alla cementificazione con nuovi alberghi che fanno guadagnare solo pochi speculatori. Questa politica di gestione del territorio a basso impatto ambientale potrebbe creare nei territori del sud, già da subito, dei microricavi in un tessuto sociale che ne ha fortemente bisogno per non emigrare. Anche in regioni poco valorizzate come il Molise esperimenti del genere hanno permesso a piccole realtà imprenditoriali di crescere e prosperare sia nel settore del turismo che di quelle innovative della Green Economy e dell’ Hi-Tech. Spesso negli ultimi anni il poco lavoro in Molise creato è venuto proprio da questi settori. Un altro settore molto interessante al sud è quello delle startup. I giovani spesso invece di sacrificare anni ed anni a fare stage non retribuiti nelle aziende o fare lavori sottopagati preferiscono scommettere su loro stessi e sulle loro capacità e sviluppare un’idea basata sulla rete internet. Internet permette infatti di creare delle realtà imprenditoriali a costi ridotti magari facendo a meno addirittura di un ufficio. Si può lavorare da casa utilizzando il proprio computer o lavorando in spazi condivisi, abbattendo così tutti i costi che appesantiscono un’azienda in partenza. Spesso questi giovani, esperti della rete internet, si sono fatti un’esperienza in un altra azienda che opera online. Utilizzando proprio piattaforme innovative dedicate al lavoro come Experteer. Queste piattaforme dedicate al lavoro permettono in pochi click di mettersi in contatto con la ricerca di profili lavorativi molto alti. E tutto questo senza muoversi da casa.
Questi ragazzi poi, magari forti di un’esperienza lavorativa in un’azienda di settore, riescono a varare piccole startup riuscendo poi con risultati alla mano a coinvolgere venture capital che finanziano lo sviluppo dell’azienda entrando nell’azionariato. Ora mai esistono dei fondi di venture capital che investono solo in aziende del sud e ad oggi sono oramai decine le piccole startup che hanno spiccato il volo espandendosi all’estero e a creare nuova occupazione.
Spesso in Italia il lavoro c’è ma bisogna trovarlo in dei settori specifici come hanno più volte sottolineato gli organi di stampa. Può essere proprio la rete il mezzo di ricerca più appropriato a fare questa ricerca mirata.