Lettera aperta a Monti, Bersani, Berlusconi, Ingroia e Grillo. Mittente: Fima
Riceviamo e pubblichiamo il testo di una lettera che la Federazione ANAC FIMA invia per un confronto sulle tematiche inerenti la centralità dell’ agricoltura per la ripresa del Paese, inviata ai leader politici.
AL SENATORE MARIO MONTI
– ALL’ ONOREVOLE BERSANI
– ALL’ ONOREVOLE BERLUSCONI
– AL DOTT. INGROIA
– AL DOTT. GRILLO
epc agli organi di stampaEgregi on.li,
l’ approssimarsi del voto potrebbe indurre a pensare che ogni agricoltore nel momento elettorale torni al proprio ovile. Ma in questa tornata elettorale non sarà così.
Il mondo agricolo più di altri settori ha subìto la crisi trovando scarsa attenzione e sensibilità nelle agende di governo. Le ragioni della crisi derivano da un incontrollabile inflazione da costi, dall’ assenza di tutela sui prezzi all’ origine e verso il made in Italy, dalla difficoltà di accesso al credito, dall’ inefficacia della PAC, da un fisco iniquo e, in ultima analisi, da una miopia strategica delle forze politiche che ha impedito una globalizzazione delle regole del gioco a fronte di una globalizzazione dell’ economia.
Le prossime scadenze elettorali, pertanto, esigono un confronto verso il ruolo e la funzione dell’agricoltura, che spesso si confonde con l’ agroindustria, cui la nostra federazione non intende sottrarsi prima di esprimere un voto utile e consapevole. Questo ci chiede la nostra base, ma il confronto é dettato, soprattutto, dal cambio di percezione da parte del 90% degli italiani che ritengono, secondo un sondaggista come Mannheimer, il nostro settore meritevole di sostegno anche se ora è trascurato.
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Noi, che conosciamo l’agricoltura dal di dentro, riteniamo che una rifondazione della politica agricola sia quanto mai urgente per il futuro del pianeta e diciamo che questo obiettivo si potrà raggiungere solo difendendo i produttori di base che con tenacia continuano a coltivare la terra, pur indebitandosi, per i legami che hanno con essa. Un legame che viene da lontano ed é economico, culturale e affettivo, frutto della consapevolezza della propria insostituibile e inestimabile funzione
sociale: alimentare l’umanità e contribuire alla sicurezza alimentare del nostro Paese, alla tutela della salute, dell’ ambiente e del territorio.
Vi invitiamo, pertanto, ad un pubblico confronto sulla priorità della questione agraria. Restiamo in attesa di un vostro cenno di riscontro.
Cordialmente
Roma, 21/1/2013 Saverio De Bonis
Coordinatore della FIMA