Senza entrare qui nel merito del protocollo, in parte già pubblicizzato dall’Aism, e per il quale si sono già espressi gli esperti vascolari che da sempre si occupano di vene, abbiamo notato qualcosa di interessante e per certi versi curioso tra i conflitti d’interesse degli autori, la cui dichiarazione è obbligatoria.
Nonostante le corpose dichiarazioni pubblicate in coda, il prof. Mario Alberto Battaglia continua ad omettere di dichiarare che in qualità di Presidente della Fism riceve finanziamenti dalle case farmaceutiche.
Il prof. Erwin Stolz, uno dei tre revisori “centrali” dello studio, continua invece a soffrire di amnesie e omette nuovamente di dichiarare il proprio conflitto d’interessi, come già avvenne durante la presentazione del poster dello studio a Ectrims 2012, e di cui poi gli organizzatori furono costretti a rettificare sul sito l’omessa dichiarazione.
Il prof. Stolz ha ricevuto infatti compensi per lezioni da Boehringer Ingelheim, Bracco e Sanofi-Aventis. Nel corso di studi clinici, ha ricevuto il supporto da Schering e Bracco. I progetti di ricerca da lui avviati hanno ricevuto finanziamenti da Sanofi-Aventis (fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3183304/pdf/Dtsch_Arztebl_Int-108-0607.pdf ).
Infine, ma non ultimo, tutti i medici partecipanti allo studio CoSMo hanno ricevuto compensi economici dalla Fism per partecipare a questo studio “privato“. Perché non dichiararlo?
Fonte: http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10072-012-1269-5
COMMENTO: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!!!