Salute

Le proprietà della cannabis e di altre sostanze psicoattive: nuovi studi ne sottolineano i benefici

In Gran Bretagna si sperimenta il Sativex: antidolorifico a base di CannabisSappiamo tutti che in Italia la coltivazione della cannabis e l’utilizzo in certi ambiti dei suoi derivati sono al momento vietati per la legge dello Stato; questo avviene per diverse ragioni, ma oggigiorno non è più possibile trascurare l’altro lato della medaglia, ovvero un accertato, importante ed elevatissimo effetto terapeutico derivante dall’impiego di queste stesse sostanze. Tant’è vero che molti malati già oggi utilizzano la pianta per scopi personali coltivandola al limite del legale, spinti dalla necessità di trovare sollievo dalla propria condizione di sofferenza; come se non bastasse, inoltre, studi scientifici hanno dimostrato come anche altre sostanze, come ad esempio i funghi magici, abbiano considerevoli proprietà curative per determinate patologie.

Di recente è allo studio la capacità apoptotica dei cannabinoidi, ovvero la straordinaria efficacia di accelerare la morte delle cellule anomale. Ad avvalorare queste informazioni le richerche di importanti esponenti del mondo scientifico in tutto il mondo. Il prof. Manuel Guzman, docente di biochimica e biologia molecolare all’università di Madrid, ha recentemente dichiarato come, prendendo in considerazione ad esempio il cancro al cervello, i cannabinoidi posseggano la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica, raggiungendo direttamente le cellule cancerogene ed inducendo la sola morte delle cellule malate.

Anche l’università di Tel Aviv, di recente, sta effettuando uno studio sulla cannabis, per provare che le sue proprietà riducano la disfagia. Secondo i ricercatori dell’università israeliana i principi attivi dei cannabinoidi stimolerebbero le zone del cervello legate appunto alla deglutizione. Sempre l’università di Tel Aviv, inoltre, aveva già effettuato uno studio sulla cannabis, dimostrando come questa riduca il dolore, gli spasmi e l’insonnia, ed aumenti l’appetito nei soggetti affetti da varie malattie, tra le quali anche la Sla.

Quello che accade nel nostro Paese, invece, è che solo una scarsa percentuale dei malati è informato sulla possibilità di questa cura, e che sono i medici stessi a non suggerirla per una paura derivante dalla scarsa diffusione di questa tematica, costantemente nascosta da un velo di disinformazione. Spesso sono gli amici, i conoscenti o il web a fornire l’indicazione di quanto sia reale ed efficace la cura stessa. Un effetto terapeutico è riscontrabile non solo nella canapa, ma anche in alcune varietà di funghi, come la Sclerotia: tali funghi, oltre a contenere numerosi nutrienti, possiedono moltissime e potenti sostanze medicinali. Non a caso la Sclerotia conserva le proprietà per sviluppare il micelio ed era utilizzata a scopo medico già nei primi anni del ‘900. Molte qualità di funghi, oltre ad essere completamente prive di tossicità, sono state analizzate clinicamente ed hanno mostrato attività antineoplastiche.

Le caratteristiche terapeutiche dei funghi comprendono: proprietà immunomodulanti, detossicanti, tonificanti, riequilibranti metabolici (colesterolo, acido urico, creatinina), antiossidanti, anticoagulanti, antidiabetiche, antinfiammatorie, antimicrobiche e antivirali.

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