Economia

Gioia Tauro: Intervento CGIL FLC. E’ Emergenza scuola?

Savona: 100 lavoratori scuola sul piede di guerra contro l'ingiustizia delle pensioniVisto l’obiettivo del governo Monti : tagliare la spesa , e visto come il ministro Profumo ha interpretato il suo ruolo ,cioè come semplice esecutore, la scuola rischia grosso.

Le continue sforbiciate hanno colpito il diritto allo studio e i finanziamenti alla ricerca , nell’arco della legislatura sono stati tolti ai Fondi di Finanziamento Ordinario della formazione pubblica 300 milioni. Le scelte del governo tecnico rischiano di mandare in default gli atenei italiani, così come hanno mandato in tilt circa 3500 lavoratori della scuola che avevano il torto di essere nati dopo il 1951. Ragioni di bilancio hanno portato alla creazione di istituti comprensivi abnormi senza alcun fondamento didattico. Una scelta che senza alcun rispetto delle esigenze di qualità del sistema scolastico, ha portato la chiusura di oltre 1.000 scuole sull’intero territorio nazionale, di circa 47 scuole nella provincia di Reggio Calabria, un taglio di organico di tutto il personale, la determinazione di numerosissimi soprannumerari,con conseguenze gravissime che si aggiungono alla situazione già difficile dei lavoratori della scuola e alla qualità dell’istruzione pubblica. Crediamo sia necessario ridare dignità alla scuola, non è tardi per riprendere il tema della formazione e dargli centralità.


Se vogliamo far ripartire la scuola , l’università, la ricerca, la ricetta giusta non è certo quella di continuare con le Riforme Moratti e Gelmini. La soluzione non può essere quella di aumentare il carico di lavoro ai docenti e al personale non docente .Speriamo in un vero diritto allo studio per gli studenti del nostro Paese che non passa certo attraverso il numero programmato per l’ammissione alle facoltà universitarie, un numero chiuso che sembra un modo per gli Atenei di fare cassa o serve a procurare introiti a chi organizza corsi di preparazione che solo pochi privilegiati possono permettersi .Non è questo un modo democratico per promuovere l’accesso all’università,dobbiamo invece invertire la tendenza che ha portato tanti giovani ad abbandonare l’università ,un livello di performance scolastica più basso rispetto alla media dei Paesi Ocse e un numero di laureati lontano dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea.


Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a difendere la scuola pubblica ,la ricerca,l’università, strutture portanti della società. Chiediamo di mettere in campo strategie per garantire ai giovani una formazione generale e professionale degna di un paese moderno e civile, di garantire il ricambio della classe dirigente , premiare il merito, la creatività e le eccellenze, di sostenere la capacità competitiva del Paese.

 FLC- CGIL PIANA DI GIOIA TAURO

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