Per mesi si è creduto ci fosse uno strano mistero ed invece no, niente è stato più sbagliato.
Nel Lago di Scanno non c’è nessun mistero. A riprova di ciò esiste una relazione dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha effettuato rilievi nel lago dopo numerose segnalazioni di anomalie nel campo magnetico, come i casi delle bussole ‘impazzite’ dei sub.
Nel lago di Scanno e’ stata effettivamente evidenziata la presenza di due anomalie sepolte poste a profondita’ variabili tra 3 e 6 metri sotto la superficie del fondale, attribuibili alla presenza di massi o a piccoli oggetti.
L’indagine magnetica ha consentito di individuare una anomalia associabile a un oggetto ferromagnetico non di grandi dimensioni ma non definibile per forma e caratteristiche.
Nell’area investigata si puo’ escludere la presenza di consistenti masse ferrose. Non ci sarebbero dunque residui di particolari materiali ma si sono comunque rilevate delle anomalie riconducibili per forma e dimensioni a relitti di piccole imbarcazioni, altre invece sono risultate di difficile attribuzione.
All’interno dell’area studiata la profondita’ del lago e’ compresa tra i 2 e i 28 metri. Si puo’ tuttavia concludere – sostiene l’indagine – che non sono state rilevate anomalie particolarmente apprezzabili e che i manufatti sono di varia natura, non significativi per forma e dimensioni.
Potrebbe essere opportuno eseguire ulteriori rilievi per l’individuazione di oggetti con segnatura magnetica di modeste dimensioni ed eseguire anche indagini visive con attrezzature adatte allo scopo anche con attivita’ subacquee. Le amministrazioni di Villalago e Scanno programmeranno, compatibilmente con la disponibilita’ dei tecnici dell’Ingv, un incontro per illustrare nel dettaglio il lavoro svolto e descritto nella relazione.