Condannata all’ergastolo Alessandra Cusin per l’omicidio di Maria Armando, l’infermiera uccisa a coltellate nella sua abitazione.
E’ questa la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Verona che, riconoscendo colpevole la Cusin per omicidio premeditato, ha applicato l’aggravante dei futili motivi e della crudeltà.
Alessandra Cusin, la 38enne , veronese residente a Padova, disoccupata, un passato da tossicodipendente, era unica imputata per l’omicidio di Maria Armando, uccisa con 21 coltellate il 23 febbraio 1994 nella sua casa a San Bonifacio (Verona).
L’indagine era stata riaperta dopo oltre 16 anni grazie ad alcune intercettazioni ambientali dei carabinieri nella quali la Cusin confidava al fidanzato di avere ucciso Maria Armando.
Per l’atroce delitto finì in carcere un preside, poi scagionato Alessandro Biasin, 57 anni. Un omicidio quello di Maria Armando che allora aveva 42 anni, particolarmente efferato. La donna che lavorava nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di San Bonifacio, era vedova e aveva una relazione proprio con Alessio Biasin.
