C’è un altro caso dove, grazie alla decisione presa dal giudice Mauro Mollo, del Tribunale del Lavoro di Torino, la cura col metodo Stamina può continuare il suo corso. Si tratta di Salvatore Bonavita, affetto da sindrome di Niemann-Pick. L’uomo ha iniziato la cura nel 2008 avendone dei miglioramenti, senza alcuna conseguenza secondaria. Dopo lo stop del Tar di Brescia alla cura, dovuto alla mancanza di documentazione sulla terapia, il padre di Salvatore si era rivolto alla magistratura per avere il permesso di continuare il metodo Stamina, riuscendo ad ottenerne l’autorizzazione. Però la cura non continuerà più presso gli ospedali Civili di Brescia, ma in un’altra struttura ospedaliera.
Dal ministrero della Salute arriva anche una precisazione sul fatto che, in Italia, non c’è nessuna preclusione per le cure con le staminali e ve ne sono molte che sono sicure e quindi già attuabili, anche senza una completa documentazione sull’iter della sperimentazione. Zanoni, col suo metodo Stamina, dovrebbe, però, rendere accessibili i protocolli della cura per testarli in altre strutture,ma i presupposti ci sono.