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Pasqua di crisi, Pasqua magra, gli italiani imparano il fai da te

ovetti di cioccolatoPasqua di crisi, Pasqua magra. Meno carne, meno pesce e meno dolci,  si prevede una flessione del 7% dei consumi alimentari rispetto allo scorso anno, con una spesa che non supererà i 2 miliardi di euro.

A quanto pare, nonostante gli sconti le uova di cioccolato e colombe segnano un calo superiore al 10%.

In discesa anche le vendite d’agnello.

Questo hanno pare che i dolci di pasqua si facciano in casa infatti aumentano del 12% le vendite di uova, zucchero, farina, burro e lievito, cioccolato.

La Cia, in una sua analisi statistica ha sottolineato come è molto probabile che la flessione dei consumi continuerà ed il trend inizia a diventare preoccupante specie perchè si parla di periodo pasquale.


 Si prevede un calo tra il 3 e il 5% rispetto allo scorso anno. Stesso discorso per vini e spumanti, le cui vendite dovrebbero scendere del 3,5%. Diminuzioni più lievi si registreranno per i salumi (-1,8%) e i formaggi (-1,2%), mentre dovrebbero stazionare i consumi di prodotti ortofrutticoli (-0,4%).

In sostanziale aumento, invece, le uova.

Durante la settimana di Pasqua -afferma la Cia- se ne consumeranno oltre 390 milioni soprattutto per preparare i classici dolci legati alle tradizioni delle nostre terre. A crescere saranno, quindi, i prodotti fatti in casa. Dei circa 2 miliardi di euro per imbandire le tavole pasquali, gli italiani per le prossime feste spenderanno meno di 1,7 miliardi per comprare agnelli, pollame, salumi, carni bovine e suine, formaggi, ortaggi, frutta, dolci, uova, pasta e pane e 300 milioni di euro per vini e spumanti.


La ricerca Cia rileva, infatti, che per le spese dei prodotti agroalimentari da consumarsi durante le prossime feste pasquali le oltre 23 milioni di famiglie italiane si rivolgeranno in prevalenza (70%) alla grande distribuzione commerciale (dove sono compresi anche i discount), seguita dai negozi tradizionali (18%), dai mercatini locali (11%), e da Internet (1%). Comunque, molta attenzione da parte degli italiani -stima la Cia- sarà rivolta agli acquisti in fattoria e nei tanti mercatini che verranno allestiti dagli agricoltori nel corso della settimana pasquale, in particolare nelle zone rurali. Con la vendita diretta, i prezzi risultano decisamente più bassi rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città. Comprando in azienda agricola e nei mercatini si può anche risparmiare tra il 15 e il 20%.

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