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Sardegna: truffati istituti di credito. La GdF di Nuoro blocca una maxi operazione criminale

L'appuntato scelto della GdF Marcello Strati sfida il vice Comandante Generale GasparriNuoro, scoperta maxi truffa a danno di alcune banche di Nuoro, Olbia e Cagliari.

La Guardia di Finanza di Nuoro dopo una attenta indagine ha rilevato che numerosi gli istituti di credito erano stati  raggirati, per un ammontare complessivo di circa 300mila euro. Tra le banche truffate risulterebbero  la Banca di Credito Sardo di Nuoro, il Banco di Sardegna di Nuoro, la Banca Carige di Olbia, le Poste italiane, la B.N.L. di Nuoro, gli istituti Agos Ducato-Fiditalia-Findomestic di Olbia.

Sono state denunciate, a seguito dell’attività investigativa ben 18 persone, tutte appartenenti ad un’organizzazione che operava a Nuoro e nel resto della Sardegna, con collegamenti anche in Campania.

Oltre al capo dell’associazione a delinquere, 3 sono i personaggi della banda residenti in Sardegna.

Il modus operandi, a quanto si lette, adoperato dal sodalizio criminale, pensato e pianificato nei minimi dettagli, si puo’ riassumere in 3 fasi principali.

La prima prevedeva la creazione di una falsa documentazione da presentare alla banca o alla finanziaria per aprire un conto corrente o per chiedere un finanziamento, come carta d’identita’, codice fiscale, tessera sanitaria, dichiarazione dei redditi, buste paga, partita Iva, intestata a persone sconosciute, nati all’estero oppure a persone nate in Italia ma con alle spalle una situazione economica florida e irreprensibile, ovvero, non protestate, non pregiudicate e possibilmente con precedenti richieste di prestiti poi regolarmente restituiti.
Nella seconda fase c’era l’apertura del conto corrente bancario presso l’istituto di credito truffato e contemporaneo deposito di assegni di provenienza illecita, ricettati o clonati oppure l’apertura del conto corrente per ricevere il prestito concesso. La terza e conclusiva fase della truffa prevedeva l’immediato prelievo in contanti, entro uno o due giorni, dell’intera somma di denaro messa a disposizione dalla banca sul conto corrente, sempre prima dell’arrivo del ‘benefondi’, cioe’ della conferma definitiva che l’operazione relativa alla disponibilita’ del denaro sul c/c e’ andata a buon fine.
Grazie alle indagini della Gdf, condotte a 360 gradi in tutto il territorio sardo, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari, pedinamenti e appostamenti, i finanzieri sono riusciti a identificare ogni componente della banda risalendo alle loro esatte generalita’, nonostante il loro tentativo di depistaggio con l’utilizzo di documenti falsi. Il successivo monitoraggio investigativo ha permesso di scoprire inoltre che, tramite una fitta rete di amicizie e rapporti d’affari instaurata nel tempo con alcuni complici dell’associazione a delinquere orbitanti soprattutto nell’area campana, in particolare residenti a Napoli, uno dei malviventi era riuscito a procurarsi numerosi documenti d’identita’ falsi e assegni clonati o ricettati, da impiegare all’occorrenza nelle truffe di volta in volta pianificate.
L’intera operazione si e’ conclusa con l’esecuzione di alcuni provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Nuoro ed eseguiti nelle abitazioni di tutti i soggetti coinvolti, residenti in Sardegna, Piemonte, Toscana, Lazio e Campania, consentendo il sequestro di varia documentazione utile alle indagini. A carico dei 18 personaggi denunciati all’Autorita’ Giudiziaria sono stati ipotizzati i reati di associazione a delinquere, truffa, ricettazione, falsita’ in scrittura privata, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

Fonte ADNK

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