Se di questi tempi parliamo di lavoro, è anche e soprattutto perché stiamo parlando di crisi. Crisi economica, stagnazione e paludamento di un mercato che offre ben poche opportunità, e nessuno stimolo a impegnarsi per andare avanti: tutti noi abbiamo necessità di essere gratificati, tanto sul piano personale quanto in ambito professionale.
Molti giovani volenterosi ed entusiasti, delusi dalla desertificazione di possibilità nel nostro paese, ormai un dramma conclamato, scelgono di tentare esperienze professionali all’estero o si buttano a capofitto nello studio.
Trovare lavoro partendo da zero, con scarsa esperienza alle spalle, o cercare un impiego dopo averne perso un altro è una vera impresa, specie se non siamo più di primo pelo. Ciò che possiamo fare allora, e che molti di noi stanno facendo, anche sulla scorta di chi già ci è riuscito, è cercare di reinventarsi, costruirsi una carriera passo dopo passo partendo da noi stessi e concentrandoci sulle nostre forze. Farsi da sé: è questa la formula che si sta imponendo sempre più in questo periodo.
Fare affidamento sulle nostre risorse per inventarci un lavoro ci dà la possibilità di metterci in gioco, mettere alla prova la capacità e il coraggio di saperci buttare nel mare magnum, intraprendendo un percorso tanto rischioso quanto stimolante, impegnandoci e ritrovando in noi la motivazione a fare qualcosa che amiamo e che sappiamo utile. Iniziare sembra impossibile, a tutta prima avremo la sensazione di fare la fatica di Sisifo, cadendo e rialzandoci per poi cadere di nuovo.
Food blogger? Cake designer? Wedding planner? Sono solo alcune delle nuove professioni che stanno prendendo piede. Dobbiamo sempre e comunque informarci, conoscere ciò che ci accingiamo a sperimentare, conoscere sempre meglio la realtà che ci circonda, tentando, per quanto possibile, di partire con spirito di iniziativa da una solida base di ottimismo e fiducia. In cosa? In noi stessi, appunto, la più preziosa risorsa e fonte di energia sulle quali puntare.
