Sardegna: l’IDV regionale si oppone allo scioglimento del partito, prossima consultazione simbolo presente
Si è tenuta , giovedì 4 Aprile 2013, a Santa Cristina di Paulilatino una partecipata Assemblea di dirigenti e militanti di Italia dei Valori Sardegna per concordare la linea da tenere all’Esecutivo nazionale che si terrà il 6 giugno.
I numerosi intervenuti hanno espresso, senza eccezione alcuna, la fermissima contrarietà all’ipotesi di scioglimento del Partito Italia dei Valori, innanzi tutto affermando che il potere di dichiarare sciolto il partito non appartiene all’Ufficio di Presidenza, ma all’assemblea degli iscritti.
L’incapacità dei partiti presenti in Parlamento di dare risposta al bisogno di un governo autorevole che guidi l’Italia in questo momento di gravissima crisi economica e sociale dimostrano l’indispensabilità di un partito della legalità, dei principi di giustizia sociale e solidarietà, dei diritti civili. Questo partito c’è e si chiama ITALIA DEI VALORI.
La ripartenza del partito deve essere basata sulla sua risorsa fondamentale costituita dall’entusiasmo delle militanti e dei militanti per costruire un partito non verticistico ma plurale.
L’assemblea ha ribadito l’istanza di una forte rigenerazione del partito che propizi il protagonismo di quelle nuove energie che non hanno mai smesso di affluire al partito ed il ricambio, anche generazionale e di genere, con la piena valorizzazione dei giovani e delle donne, insieme a una gestione del partito non più centralista e a un ordinamento su base federale nei rapporti tra partito nazionale e territori, con ampia autonomia decisionale ed anche statutaria di questi ultimi, a loro volta aperti ad esperienze federate. Ha auspicato anche una organizzazione fortemente partecipata e decisioni democraticamente assunte, con una totale coerenza tra enunciazioni e conseguenze nel senso del massimo rigore anche nei confronti di dirigenti ed eletti in materia di condotte contrarie all’etica pubblica e all’uso delle risorse della collettività.
La nostra azione politica tra la gente, la ripresa delle nostre battaglie per la legalità, per il rinnovamento della politica e per la difesa dei ceti sociali più deboli ci consentirà di recuperare i consensi non emersi in queste elezioni, di riprendere il dialogo con il centrosinistra e di partecipare da protagonisti al governo dell’Italia e della Sardegna.