Sclerosi Multipla: l’angioplastica per la CCSVI riduce nei malati la stanchezza cronica
Uno dei sintomi più debilitanti nei malati di sclerosi multipla (SM) è la stanchezza cronica (CF), che rende la vita dei malati assai difficile e contro la quale non esistono farmaci granché efficaci. Talvolta quando il malato lo riferisce al proprio neurologo, questi allarga le braccia…
Nell’aprile 2010 il team del prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara), che nel 2007 ha scoperto una possibile correlazione tra la CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro spinale) e la SM, ha pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica International Angiology un interessante studio passato quasi inosservato ed intitolato “La stanchezza cronica è il sintomo dell’insufficienza venosa associata alla sclerosi multipla? Uno studio pilota longitudinale“.
Secondo i ricercatori ferraresi la stanchezza cronica (CF) colpisce gravemente i pazienti con sclerosi multipla (SM), ma la sua patogenesi rimane poco chiara e l’efficacia dei trattamenti disponibili è modesta. Si è voluto valutare l’effetto sulla CF della dilatazione con palloncino delle lesioni stenosanti che interessano le principali vene extracraniche e che configurano l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), una condizione fortemente associata con la SM.
Trentuno pazienti consecutivi con SM (16 maschi, età 46.2 + / -9,4 anni) con associata CCSVI e CF sono stati sottoposti alla procedura endovascolare. La stanchezza è stata valutata utilizzando le scale di gravità della fatica FSS e MFIS al basale (T0) ed a uno (T1), sei (T6) e dodici (T12) mesi dopo la procedura. Nei pazienti ambulatoriali (N. = 28), la mobilità è stata valutata utilizzando il test del cammino di 6 minuti a T0 e T1.
I punteggi di FSS e MFIS sono significativamente migliorati dai valori pre-operatori, e il trend positivo è stato mantenuto ad un anno (FSS: T0 = 5,1 + / -1,0 a T12 = 3.5 + / -1.8, p <0,001; punteggi totali MFIS: T0 = 34,9 + / -14.8 a T12 = 22.5 + / -13.7, p <0,001; sottoscala fisica MFIS: T0 = 21.2 + / -8.0 a T12 = 13.5 + / -9.7 p <0,001; sottoscala cognitiva MFIS: T0 = 9.2 + / -9.5 a T12 = 6.0 + / -6.3, p = 0.03; sottoscala psicosociale MFIS: T0 = 4.5 + / -2.1 a T12 = 2.5 + / -2.1, p <0.001). E’ migliorata significativamente la distanza del cammino di sei minuti (6MWD) a T1 (332 + /-190m a 378 + /-200m, p = 0,0002). Inoltre, è stata trovata una correlazione inversa tra le variazioni delle sottoscale fisiche 6MWD e MFIS nel sottogruppo di pazienti (N = 8) senza compromissione motoria degli arti (r = -0.74, p = 0.035).:
Al termine dello studio secondo gli autori, Il ripristino del ritorno venoso cerebrale ha ridotto drasticamente la percezione di stanchezza cronica in un gruppo di pazienti con SM con associata CCSVI, suggerendo che la stanchezza è probabilmente il sintomo della CCSVI.
Fonte: http://www.minervamedica.it/it/riviste/international-angiology/articolo.php?cod=R34Y2010N02A0176
NB: è consigliabile affidarsi sempre a medici specialisti che operano tramite il Servizio Sanitario Nazionale e dunque gratuitamente.