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Sclerosi Multipla: metodo Zamboni, chiesto rinvio a giudizio per Comi, è professore del S. Raffaele e presiede Società di Neurologia

comi(DIRE) Bologna, 6 mag. – Diffamazione, con l’aggravante del mezzo stampa. E’ questa l’accusa con cui il pm Claudio Santangelo della Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per Giancarlo Comi, professore del San Raffaele di Milano e presidente della Società italiana di neurologia. A querelarlo, come scriveva il “Corriere di Bologna” qualche giorno fa, il collega del Bellaria di Bologna Fabrizio Salvi per le affermazioni di Comi rilasciate ai microfoni di Report sul medico bolognese a proposito del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla. Metodo che Comi ha sempre avversato, mentre Salvi è tra coloro che lo stanno sperimentando su oltre 700 pazienti nell’ambito di un finanziamento regionale di 2,7 milioni.


L’attacco di Comi non fu esattamente in punta di fioretto.
“Salvi- disse intervistato dalla trasmissione di Rai Tre- non è un neurologo, è un pervertito a quest’idea e non è un neurologo”. E aggiunse, tra il milanese e l’inglese: “E’ un brav fiol, that’s all (un bravo figlio, tutto qui), scientificamente inesistente”. Salvi, che neurologo invece lo è, non gliel’ha fatta passare liscia e ha deciso di portare il professore del San Raffaele in Tribunale. Oggi è arrivata la notizia della richiesta del rinvio a giudizio per Comi. Ma non è questo il solo fronte aperto tra i due che una volta collaboravano spesso insieme.

(Evi/ Dire) 18:23 06-05-13


Per i giudizi pesanti espressi da Comi, infatti, Salvi ha ottenuto, il 19 aprile, la sua esclusione dalla commissione ministeriale per l’abilitazione alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia. Il neurologo bolognese è candidato e ha ritenuto che avere il suo ‘avversario’ nella commissione l’avrebbe ostacolato. Dicendo davanti alle telecamere che Salvi e’ “scientificamente inesistente” ha “anticipato il giudizio”, come si legge nell’istanza di ricusazione presentata per Salvi dall’avvocato Enrico Vallania, accolta dal direttore generale del ministero dell’Istruzione Daniele Livon.

Ora bisognera’ vedere chi si aggiudichera’ il secondo round, questa volta nelle aule di tribunale, fra i due.

(Evi/ Dire) 18:22 06-05-13

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