Da Garlenda alla Romania la mostra degli Amici dell’Arte
GARLENDA- Saranno il segretario Pascal McLee ed il socio e curatore artistico Pierluigi Luise a rappresentare il Circolo artistico garlendese all’inaugurazione della collettiva “ Oltre i confini” che sarà aperta domenica ( alle ore 11 nella famosa Galleria d’arte “ Artex”) a Ramnicu Valcea, in Romania.
La collettiva Internazionale è stata organizzata in dagli “Amici nell’Arte” con l’aiuto dell’artista e socio Constantin Stan Neacsu, pittore rumeno, membro dell’Associazione Uniunea Artistilor Plastici, filiala Vâlcea. La mostra resterà aperta fino al 14 giugno. “ La collettiva – dice Pascal Mc Lee- a cui prenderanno parte venti nostri artisti gode anche del Patrocinio del Consolato Generale Onorario di Romania a Genova e sarà utile a cementare l’amicizia fra artisti italiani e rumeni. Le due associazioni infatti si propongono di iniziare una importante serie di scambi culturali fra i loro artisti, nell’ottica della conoscenza e valorizzazione delle reciproche culture, al fine di stringere legami fra i popoli e superare ogni confine, fisico, psicologico o sociale”. Questi gli artisti che vi prenderanno parte: Maidè Aicardi, Luciana Bertorelli, Cesare Botto, Riccardo Carrara, Mario Dabbene, Michele Dieli, Marilisa Giordano, Raffaella Maron, Rudy Mascheretti, Caterina Massa, Moncada/Pellicanò, Ylli Plaka, Pasqualina Poggio, Michele Protti, Silvio Rosso, Gabriella Soldatini, Carmen Spigno, Magda Tardon, Luisa Tinazzi ed Elisa Traverso. Il Circolo Artistico “Amici nell’Arte” ricambierà poi l’ospitalità ricevuta con una analoga mostra “Oltre i confini”, che vedrà esporre artisti rumeni presso la sede “spazio Cottalasso4 You” nel Centro Storico di Albenga. “ La collettiva, che sarà inaugurata domenica- ci ha detto la presidente del sodalizio garlendese Carmen Spigno- si propone come scambio culturale fra artisti italiani e rumeni nell’ottica della conoscenza e valorizzazione delle reciproche culture, al fine di stringere legami fra i popoli. Tra noi e la Romania esistono infatti forti ed antichi legami, risalenti al periodo romano, quando la Romania era l’antica Dacia. Nel Seicento, dopo la dominazione turca, i daci cominciarono a chiamare la loro terra “Romania”, non più Dacia, ossia Terra dei Romani”.
CLAUDIO ALMANZI