Salute

Sclerosi Multipla: l’angioplastica (PTA) per la CCSVI è una procedura sicura

ajrE’ stato pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Roentgenology uno studio americano  della Rush University di Chicago (Illinois)  intitolato “Diagnosi endovascolare e gestione dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale: analisi retrospettiva della morbilità e mortalità a 30 giorni su 95 pazienti consecutivi“.

Lo scopo dello studio era quello di riportare a 30 giorni la morbilità e la mortalità a 30 giorni associate con la diagnosi endovascolare e la gestione dell’insufficienza venosa  cronica cerebrospinale.


Sono state recensite retrospettivamente le cartelle cliniche di 95 pazienti consecutivi (60 donne e 35 uomini) con un’età media di 48 anni (range di età, 25-66 anni) sottoposti a valutazione diagnostica e ad intervento endovascolare per l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale tra giugno 2010 e settembre 2011. Tutti i pazienti avevano una diagnosi di sclerosi multipla secondo i criteri di McDonald. La valutazione endovascolare delle vene giugulari interne ed azygos è stata eseguita mediante l’angiografia a sottrazione digitale e l’ecografia intravascolare. Le indicazioni per l’angioplastica transluminale percutanea (PTA) erano costituite da risultati flebografici di stenosi con diametro superiore al 50%, dalla presenza di reflusso nell’angiografia a sottrazione digitale, da stenosi dell’area della sezione trasversale maggiori del 50% nell’ecografia intravascolare, o da un accertamento di valvole o strati di spessore anomalo con entrambi i metodi. L’endpoint primario dello studio era la mortalità a 30 giorni, mentre l’endpoint secondario era la presenza di maggiori complicanze. I risultati sono presentati come medie e percentuali.


Un totale di 107 procedure sono state eseguite su 95 pazienti. La valutazione endovascolare ha mostrato lesioni venose che richiedevano l’intervento su 90 dei 95 pazienti (94,7%) ed è stata negativa su cinque dei 95 pazienti (5,3%). Sono state trattate un totale di 193 lesioni venose; l’angioplastica è tecnicamente riuscita su 188 delle 193 (97,4%) lesioni. E’ stata identificata una trombosi della vena giugulare interna dopo PTA su tre dei 95 (3,2%) pazienti trattati. Si è verificata un’emorragia nel sito di iniezione che non richiedeva una trasfusione su quattro dei 95 pazienti (4,2%). Non sono stati segnalati decessi correlati alla procedura.

Al termine dello studio, secondo gli autori, i risultati suggeriscono che la valutazione endovascolare e la gestione dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale è sicura, con bassa morbilità e con nessuna mortalità correlata alla procedura.

Fonte: http://www.ajronline.org/doi/abs/10.2214/AJR.12.8938


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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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