4milioni di euro sequestrati ai Fratelli Pellegrino. Così l’ndrine conquistano la Liguria?
Da sud a nord l’ndrangheta continua la sua espansione. In Liguria però oggi gli uomini della Dia hanno sferrato un nuovo colpo conclusosi con il sequestro di beni per nove milioni di euro.
Il sequestro ha colpitoi fratelli Michele, Giovanni e Maurizio Pellegrino, imprenditori, pregiudicati operanti nel settore del movimento della terra e ritenuti vicini alla cosca “Santaiti-Gioffrè”.
Ci sono voluti circa due anni di indagini per arrivare al sequestro beni ed all’obbligo di sorveglianza speciale per i Pellegrino.
Tra il patrimonio sequestrato risulterebbero esserci anche terreni, fabbricati, autovetture, disponibilitàfinanziarie ed aziende operanti nel settore scavi e movimento terra.
Le investigazioni come ben si può immaginare hanno compreso tutti i familiari dei Pellegrino. Ed è da qui che se ne sarebbe tratta la vicinanza dei Pellegrino al crimine organizzato operante nel Ponente Ligure e non solo.
I Pellegrino sarebbero da ritenere vicini a persone che potrebbero essere contigui alla ‘ndrangheta e presumibilmente facenti capo alla cosca “Santaiti-Gioffré” di Seminara, non solo i Pellegrino hanno legami familiari con soggetti indagati nell’indagine “Maglio 3” ed esattamente Benito Pepè e Francesco Barillaro.
I beni immobili confiscati risulterebbero essere 17 unità fra cui i ville, terreni e appartamenti di lusso, serre floricole, 25 fra autovetture ed autocarri aziendali, disponibilità bancarie, postali e titoli di credito, di quote e proprietà di 4 società, tra cui la “F.lli Pellegrino s.r.l.” e la “Grotta del drago”, rispettivamente la prima in grado di aggiudicarsi appalti e subappalti, anche nei lavori pubblici, e la seconda di gestire il famoso ed omonimo night club di Sanremo.