Secchi (Idv): Il Comune di Cagliari aderirà alla campagna europea “un anno contro lo spreco 2013”
Secchi (Idv): Il Comune di Cagliari aderirà alla campagna europea “un anno contro lo spreco 2013”.
Rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri comunali dell’Italia dei Valori il Sindaco Zedda ha annunciato di volersi unire ai mille sindaci, italiani ed europei, che hanno aderito all’iniziativa proposta e a rendere di conseguenza subito operative le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo.
Il primo firmatario Ferdinando Secchi ha citato in apertura Papa Francesco che proprio in mattinata aveva dichiarato, fuori testo: “la cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione”. Il Papa, ha ricordato Secchi, ha invitato “a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo”.
Secchi ha esortato il primo cittadino ad individuare vie e modi per affrontare seriamente tale problematica, con delle azioni che dovranno essere veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi e la politica, anche a livello comunale, deve cercare di ridurre progressivamente lo spreco.
Il Sindaco Zedda plaudendo all’iniziativa ha invitato il primo firmatario a farsi parte attiva per proporre misure concrete di abbattimento degli sprechi sul territorio ed ha affermato che buttando via il cibo si sprecano le risorse naturali impiegate – suolo, acqua, energia – per produrre, trasformare, distribuire e smaltire e si determinano impatti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale.
Il Consigliere Secchi ha espresso grande soddisfazione per l’adesione dichiarando che anche Cagliari, seguendo l’esempio di tante altre città, potrà agire e mettere in atto azioni concrete, magari in rete con le altre amministrazioni, e con questa scelta etica si potranno incentivare le buone pratiche per ridurre il quantitativo di cibo sprecato e di conseguenza le emissioni di anidride carbonica e i costi energetici.
Ferdinando Secchi