Sardegna: legge elettorale incostituzionale senza parità di genere? Palomba, IDV
«Qualsiasi soluzione vada in senso opposto al nuovo articolo 16 dello Statuto sardo, che impone una condizione di equilibrio tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive, rischia di essere incostituzionale. Per questo motivo la bocciatura della doppia preferenza di genere avvenuta giovedì sera a scrutinio segreto in Consiglio regionale è una palese violazione dello Statuto sardo» Lo afferma il segretario regionale dell’Italia dei Valori Federico Palomba che alla fine della scorsa legislatura ha partecipato in Parlamento alla stesura della legge costituzionale nazionale che modifica le norme statutarie sull’elezione dei consiglieri regionali della Sardegna.
«La parità di genere a nostro giudizio può essere conseguita esclusivamente attraverso il doppio voto di genere differenziato – afferma Palomba -. Auspichiamo che martedì alla ripresa dei lavori il Consiglio regionale abbia un sussulto di dignità e garantisca la rappresentanza delle donne insieme a quella di tutti i territori sardi, compresi quelli più esposti allo spopolamento, in modo da emanare al più presto la nuova legge elettorale che recepisce la riduzione nazionale a 60 dei consiglieri regionali. Andare alle prossime elezioni regionali con le vecchie norme sarebbe un tradimento nei riguardi dei cittadini sardi che hanno già manifestato la volontà di non accettare nuovi aumenti dei costi della politica».