Salute

Sclerosi Multipla, dr. Fabrizio Salvi (neurologo): caos… o grandi affari?

salviIntervento del Dr. Fabrizio Salvi, neurologo:

Questa è una critica spietata contro questi (…) questi costruttori di strutture di liberazione.

Fino ad ora sono stati effettuati migliaia di trattamenti di PTA nel mondo, migliaia.

Non è disponibile un dato conclusivo.


C’è gente che ha fatto qui in Italia 2.000 interventi…

Avete dei dati (…) da darci? No!

Il team neurovascolare venoso (neurologo, emodinamista venoso, radiologo o chirurgo interventista), che tutti noi auspichiamo, è presente solo in pochissimi centri in Italia e quando è presente spesso è di facciata, ma non è effettivo.

La personalizzazione del trattamento vuol dire che tu fai un assessment neurologico, fai una visita neurologica, conosci bene la malattia, fai un doppler fatto per benino cercando tutti gli elementi che possono essere interessati nell’alterato scarico venoso compresa la ricerca di alcuni punti deboli che sono il contatto tra alcuni muscoli nel collo e la vena giugulare, fatto questo poi discuti il caso assieme, come stiamo facendo noi, facciamo le misure e poi si parte con il trattamento.

Questa è una personalizzazione del trattamento, questo è quello che si deve fare.

Io non posso sopportare più che la gente vada lì massacrata, in massa a fare questi interventi che ti durano 10 minuti, un quarto d’ora e poi vengono sbattutti via senza né capo né piede.

La sclerosi multipla è, e rimarrà sempre una malattia neurologica.

Io invito i miei colleghi anche a riprendere i pazienti macellati, perché secondo me la via è proprio quella di una presa in carico globale, non dobbiamo farci sodomizzare da qualche interventista fuori di testa, che ci fa scoppiare le vene come fossero delle anime.


Il leader del team deve essere sempre un neurologo. Queste sono le condizioni.

Il mio sogno è di creare dei Centri di Eccellenza dove di parla di queste cose.

Io non so se quello che noi stiamo facendo sia corretto o meno, però so che è una strada nuova e questa strada che ci porta a trovare sempre farmaci più orribili, più pesanti, più cattivi, forse non è quella corretta.

Forse dovremmo utilizzare questa e altre, forse dovremmo collaborare a cercare la via migliore per dare un sollievo a chi ha questa malattia.

Fonte: CONVEGNO SCIENTIFICO FIDER: Ricerca e Riabilitazione nella sclerosi multipla, nuove prospettive derivate dalle conoscenze del deflusso venoso cerebrospinale (http://youtu.be/9lE-YQgKLj4 )

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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