Oltrepò Pavese: Nelle Terre dei Malaspina, tra cultura, e tradizione
“Nelle Terre dei Malaspina” è un progetto che unisce cultura, creatività e scoperta del territorio, promosso dalla Fondazione Gal Oltrepo di Varzi.
Una serie di laboratori con grandi “maestri” di diverse discipline per raccontare l’Oltrepò pavese e trasportarlo sul web in una mappa interattiva per il turismo culturale e sostenibile, grazie al contributo di Fondazione CARIPLO.
Si comincia il 6 luglio al monastero di Sant’Alberto di Butrio, con Stefano Faravelli, il più grande autore d’Europa di carnet di viaggio.
L’IDEA
Cultura e promozione del territorio. Creatività unita al piacere di scoprire luoghi sconosciuti. Il sapore della storia e la velocità della tecnologia. In queste parole è racchiusa l’anima del progetto “Nelle Terre dei Malaspina”, ai blocchi di partenza, sotto la guida del GAL – Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese, in partenariato con la Provincia di Pavia, vincitori di un Bando Cariplo che ha per oggetto “Avvicinare nuovo pubblico ai luoghi della cultura”.
Giovani amanti del turismo green, famiglie, residenti affezionati ai loro patrimoni artistici, turisti che hanno voglia di godere con la giusta lentezza dei paesaggi nascosti che spesso si celano a poche decine di chilometri da casa… a tutti loro si rivolge questo progetto-pilota, del tutto sperimentale, che mira a valorizzare diversi luoghi culturalmente rilevanti dell’Oltrepò, uniti dall’influenza storica della famiglia Malaspina.
Luoghi splendidi ma spesso poco conosciuti al grande pubblico, e qui riportati in luce puntando su cultura e su un turismo sostenibile, curioso e interessato a forme di viaggio alternative. Come?
L’idea è stata quella di organizzare una serie di appuntamenti in diversi luoghi simbolici di questa zona dell’Oltrepò, invitando dei “maestri” di discipline diverse a tenere dei laboratori aperti al pubblico, in cui insegnare a raccontare un territorio attraverso la scrittura, la fotografia, il disegno, il teatro, la musica.
Il musicista e attore David Riondino, il pittore di carnet Stefano Faravelli, il fotografo del National Geographic Alessandro Gandolfi, l’attore, scrittore (e alpinista) Giuseppe Cederna sono i maestri” che da luglio a settembre si potranno incontrare in luoghi affascinanti come Sant’Alberto di Butrio, il Castello di Stefanago, quello di Nazzano o di Oramala, nel borgo medievale di Varzi o ancora a Valverde, San Ponzo, Zavattarello e molti altri ancora.
LA MAPPA
I laboratori, necessariamente ad iscrizione e a numero chiuso, saranno della durata di 4 ore, e si svolgeranno durante la mattina di alcuni sabati d’estate. Contemporaneamente, un videomaker girerà alcune brevi clip video della lezione e del luogo in cui si svolge. Poi, sempre in compagnia del maestro, si gireranno altri brevi video dedicati ad altri luoghi dell’Oltrepò, magari attraverso una lettura scenica o un acquerello realizzato in tempo reale, o ancora spiegando come si fotografa un paesaggio o un monumento. Ogni maestro si preparerà sulla storia dei luoghi di cui deve raccontare, per essere un occhio esterno e al contempo un interprete privilegiato di un territorio prezioso e da valorizzare.
L’insieme di tutti i video, le micro-interviste ed eventualmente altri materiali usciti dai laboratori saranno caricati su una mappa online, georeferenziata, così che, scorrendo la cartina del territorio interessato si possano vedere questi maestri raccontare quel tal monumento, spiegare quel quadro, illustrare quel monastero. Una sorta di “enciclopedia” dinamica, ma anche una guida turistica e culturale che utilizza la nuova tecnologia al servizio delle arti antiche e tradizionali della narrazione; una guida a disposizione di tutti, dei Comuni e delle istituzioni, degli enti turistici e di tutti i cittadini che vogliano conoscere meglio questa fetta di lombardia così affascinante.
I LABORATORI
Si comincia sabato 6 luglio, con il pittore Stefano Faravelli (www.stefanofaravelli.it), massimo esponente europeo dell’arte del carnet de voyage, unione perfetta di scrittura e disegno, narrazione e rappresentazione. Il suo laboratorio di disegno ha per tema “Eremiti e pellegrini” e si svolgerà a Sant’Aberto di Butrio, Ponte Nizza. Un’esperienza assolutamente unica, con una personalità di grande carisma spirituale e dalle doti didattiche inaspettate, già da anni docente della Scuola del viaggio (www.scuoladelviaggio.it).
Il secondo appuntamento è a Varzi, il 27 luglio, con il fotoreporter Alessandro Gandolfi, che dalle pagine del National Geographic ha raccontato mezzo mondo ai lettori, e dunque il tema del suo laboratorio di fotografia sarà proprio “I viaggi, varcare i confini”. Dalla viva voce di uno dei protagonisti della fotografia di oggi, la possibilità di imparare i trucchi del mestiere: la capacità di guardare il mondo e di fermarlo nell’istante di un click, sarà al centro di questo incontro, in cui molti saranno gli esempi e gli esercizi pratici.
Sarà la volta poi del musicista, scrittore, performer David Riondino, presso il Castello di Stefanago, il 31 agosto, per rivivere (e magari far interpretare ai partecipanti) “Le grandi passioni della letteratura”. Un artista poliedrico, stralunato e di grande ironia, che saprà stimolare l’immaginazione dei partecipanti accompagnandoli in un viaggio della mente e del cuore, in un laboratorio dedicato alla musica e alla poesia.
Dopo l’estate si continua: sabato 28 settembre sarà dedicato alla narrazione e alla lettura (a Nazzano), con l’attore e scrittore Giuseppe Cederna, indimenticato interprete dei grandi film di Salvatores e autore di due bellissimi libri legati a due fiumi: il Gange e il Ticino. Con lui, oltre al laboratorio sulla narrazione e il racconto (dal teatro alla scrittura), risaliremo fino alla sorgente dello Staffora per un incontro sulla natura del fiume e sullo scorrere delle sue acque e delle storie che porta con sé.
Ad ottobre, tempo permettendo, si potrà aggiungere un altro appuntamento, sempre dedicato al viaggio come condizione naturale dell’uomo, la scoperta, la meraviglia, le grandi passioni della storia e della letteratura legati ai luoghi dei Malaspina, l’amor cortese, l’amore per Dio e la ricerca come stimolo al movimento dell’uomo sulle grandi vie della fede. Tutti argomenti che ruotano attorno ai luoghi del progetto.
I laboratori sono occasioni per conoscere luoghi speciali dell’Oltrepò pavese, per avvicinarsi alle sue bellezze in modo originale e costruttivo. Non serve essere musicisti, scrittori, attori, pittori o fotografi per partecipare ai laboratori, ma serve soltanto essere curiosi e avere voglia di cimentarsi in qualcosa di nuovo e creativo, in compagnia di grandi personalità della cultura.
E nei giorni dei laboratori sono previste anche molte altre attività, alcune della quali dedicate alle famiglie e ai bambini. In programma, workshop sull’arte della miniatura; sulla musica medievale con riproduzioni di strumenti d’epoca; letture animate, giochi di ruolo, passeggiate naturalistiche, osservazioni astronomiche e itinerari narranti dedicati alle streghe, ai cavalieri e ai personaggi storici riletti anche in chiave ludica. Tutte attività seguite e organizzate dalle associazioni locali coinvolte nel progetto: Spino Fiorito, VarziViva, Volo di Rondine e Tethys.
Un progetto che ha l’ambizione di aprire una via per il futuro, di innescare un processo virtuoso per il territorio, i suoi abitanti, le sue associazioni e le sue istituzioni, affinché in futuro possano continuare a promuovere l’Oltrepò attraverso la cultura e altre forme creative di interpretazione dei luoghi. Non a caso anche la Scuola del viaggio, l’associazione nazionale più di avanguardia sui temi della narrazione di viaggio, ha appoggiato il progetto. Un progetto con un budget complessivo di circa 77 mila euro, di cui 35 mila finanziati dalla Fondazione Cariplo attraverso il Bando Cultura 2012 “Avvicinare Nuovo Pubblico”. Il progetto ha inoltre ottenuto la sponsorizzazione della Società Tecnotel Srl di Basiglio.
«Questo genere di progettualità», spiega Giorgio Remuzzi, presidente della Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò pavese, «è ciò di cui abbiamo bisogno per promuovere la cultura: ossia coinvolgimento dei territori e delle forze associative presenti, insieme a processi di comunicazione che si avvalgano di reti estese, sfruttando le nuove tecnologie ma anche il passaparola fra turisti e visitatori, residenti e nuovi target di pubblico. Siamo convinti che questo progetto sperimentale possa essere davvero il primo di una lunga serie di azioni di valorizzazione delle nostre realtà culturali e ambientali».
INFORMAZIONI
Tutti i laboratori con i maestri iniziano la giornata di sabato alle 9.30 e terminano alle 13.30. Il costo di partecipazione è di 20 euro. Per iscriversi, contattare la Fondazione – Gal Oltrepò ai recapiti: info@gal-oltrepo.it – Tel. 0383.540637. Info e programmi: www.gal-oltrepo.it.
I laboratori delle associazioni locali sono invece ad ingresso gratuito.