Uggias, i cui emendamenti sono stati tutti ricompresi nel testo approvato, ha altresì dichiarato: “È evidente che il sistema insulare dell’UE è costretto a sostenere, in relazione al trasporto marittimo, costi notevolmente maggiori rispetto alle zone costiere. Per questo motivo, ho presentato un emendamento che chiede la piena integrazione delle maggiori isole europee nelle Autostrade del Mare, al fine di migliorare la loro accessibilità ed accrescerne la competitività”.
“Il dossier definisce inoltre la dimensione marittima della Strategia Europa 2020 ed individua alcuni ambiti d’intervento, fra cui il turismo, con enormi potenzialità in termini di creazione di posti di lavoro. A tal fine – sottolinea Uggias – abbiamo incoraggiato la Commissione a sostenere iniziative volte a rafforzare la domanda turistica nelle regioni costiere ed insulari al di fuori dei picchi stagionali ed a favorire la diversificazione dell’offerta turistica di queste aree”.
“Di estrema importanza, ai fini della riduzione del divario economico tra regioni insulari e continente, va inoltre considerato l’accoglimento di un mio emendamento che sollecita la Commissione a tenere in debita considerazione le regioni insulari nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2014 – 2020, tenuto conto dei vincoli strutturali dovuti al loro isolamento e alle caratteristiche naturali”.
Uggias non nasconde infine la propria soddisfazione per l’accoglimento di un suo emendamento in materia di zone franche: “Ritengo di fondamentale importanza l’approvazione del mio emendamento con il quale si esorta la Commissione UE a considerare l’istituzione di zone franche quale strumento che, riducendo la pressione fiscale e attirando investimenti diretti esteri, è in grado di porre un freno alla spirale recessiva che investe le aree insulari veicolandone la crescita e lo sviluppo”.