Sclerosi Multipla e CCSVI: intervista al neurochirurgo brasiliano Dr. Elcio da Silveira Machado
Continua la polemica innescata da alcuni neurologi sul ruolo dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara), nella sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale non si conoscono ancora né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite per la ricerca soprattutto nel ricco settore farmaceutico.
Sulla materia abbiamo intervistato il neurochirurgo brasiliano Dr. Elcio da Silveira Machado, che da tempo si occupa anche di CCSVI:
Dottor Machado, sulla base della sua esperienza la CCSVI scoperta dal prof. Zamboni esiste veramente?
“La malattia venosa è reale. Sto trattando le malattie venose legate alle condizioni neurologiche – la sindrome della sclerosi multipla è una di loro.”
A suo avviso c’è una correlazione con la sclerosi multipla e le altre malattie neurologiche?
“Il collegamento tra lesioni venose e condizioni neurologiche è una parte trascurata nella “medicina moderna.”
Sullo studio CoSMo dell’Aism che nega questa correlazione cosa ci può dire?
“Non ho dettagli su questo studio (NDR: lo studio CoSMo di Aism non è stato ancora pubblicato su nessuna rivista scientifica). Nella mia esperienza personale i medici non riescono a vedere le lesioni perché sono addestrati nel campo arterioso. I concetti sono molto diversi.”
Ai malati di SM positivi alla CCSVI consiglierebbe di fare l’intervento di angioplastica oppure è meglio aspettare la fine degli studi in corso?
“A mio parere la SM è un concetto deludente. Non esiste la sindrome della sclerosi multipla senza una malattia venosa. I medici non riescono a vedere le lesioni. In questo caso il problema non è la condizione neurologica, il problema è la diagnosi del medico. Uno studio non risolverà questo tipo di problema. Senza una diagnosi corretta non c’è nessun trattamento. Forse un trattamento sbagliato. Quindi un problema enorme secondo la mia opinione. Credo che l’uso del palloncino sia un altro problema. I risultati con il palloncino nel breve termine sono evidenti con un miglioramento. Comunque io non uso più il palloncino.
Tutte queste risposte sono un’opinione personale.
La parte intracranica sta venendo trascurata. Come fanno a trattare correttamente i pazienti senza controllare la parte intracranica?
Questo ucciderà la CCSVI.”