Il prefetto Procaccini paga gli errori del Governo?
In una nota stampa dell’associazione nazionale “I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE” a firma congiunta del presidente Antonio Turri e del presidente onorario Gaetano Porcasi si legge: “restiamo sconcertati dalle dimissioni del prefetto Giuseppe Procaccini a seguito delle vicende relative al caso del rimpatrio dei familiari del dissidente Kazako Ablyazov. Il prefetto Procaccini ha sempre rappresentato degnamente e con grandissimo senso dello Stato le Istituzioni e fatto il possibile per renderle credibili, nonostante i limiti della politica e di chi la rappresenta sia nella maggioranza che nella opposizione. In un Paese normale a dimettersi in una vicenda cosi inquietante e grottesca sarebbe stato il presidente del Consiglio dei ministri, per le ovvie responsabilità politiche connesse alla vicenda. In Italia si colpiscono i servitori dello Stato senza tessera di partito nelle tasche”. Il presidente Antonio Turri aggiunge: “ ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il lavoro contro le mafie del prefetto Procaccini quando questi dirigeva la prefettura di Latina ed ero il responsabile di una sezione della squadra mobile della città. E’ stato un osso duro contro i mafiosi che invadevano il basso Lazio. Ora che con dignità lascia il suo alto incarico credo gli debba essere riconosciuto. Dello stesso avviso il presidente onorario de I Cittadini, il pittore antimafia Gaetano Porcasi che aggiunge: “abbiamo sempre avuto dalla nostra parte il dr. Giuseppe Procaccini che ha favorito mostre e iniziative culturali contro le mafie e la corruzione a sostegno dell’arte come forma sostanziale di ostacolo ai boss dalla Sicilia a nord del Paese.”
La presente nota trova il sostegno di Salvo Vitale dell’Associazione nazionale “Peppino Impastato” di Cinisi.