Otranto e la festa dei suoi Martiri: dal 13 al 15 agosto
Quando si pensa alle vacanze in Salento si pensa soprattutto alle spiagge da cartolina e agli scenari di incredibile bellezza. Elementi che non fanno altro che accrescerne la fama e che spingono ogni anno moltissimi turisti in cerca di comode e rilassanti vacanze estive.
Tra le città più gettonate del Salento c’è senza dubbio Otranto che, come molte altre mete salentine, regala al visitatore tuffi in un mare da sogno e divertimento sfrenato, ma anche una buona dose di arte, storia e luoghi di interesse culturale.
Le feste religiose sono l’occasione ideale per immergersi completamente nella cultura locale, scoprendo un aspetto meno turistico ma più personale della città.
In particolare una delle feste più sentite è la celebrazione dei Martiri che si svolge dal 13 al 15 agosto.
Data l’alta stagione il flusso turistico della zona sarà molto alto, per chi non ama troppo il caos e vuole trascorrere una vacanza in tranquillità soggiornare fuori dalle zone più trafficate è probabilmente la scelta migliore, è sufficiente trovare un alloggio comodo che vi consenta di godervi il mare ma anche di visitare con facilità l’intero territorio (una soluzione ideale potrebbe essere Vigne Vecchie un buon B&B con piscina situato nella vicina Casamassella).
La festa dei Martiri ha origini molto antiche e affonda le sue radici nella storia della città.
Come quella relativa ai famosi Martiri di Otranto, un evento tragico che viene ricordato dalla città ogni anno, il 13 di agosto. Il tutto risale alla prima metà del 1400, quando Maometto decise di ampliare i suoi domini e creare un grande Impero Ottomano, conquistando anche la provincia di Otranto, finita nei suoi piani espansionistici.
Furono quindi adunati dei gruppi militari e nonostante il dispiegamento di un piccolo numero di difensori messi a disposizione da Re Ferrante, la città fu espugnata ed assediata il 27 luglio del 1480. La popolazione oppose una forte e fiera resistenza, ma le forze militari turche erano decisamente troppo forti sia numericamente che per la dotazione di armi.
La Cattedrale della città divenne teatro di un sanguinoso massacro di civili e membri del clero che vi trovarono rifugio e i circa 800 sopravvissuti si rifiutarono di ripudiare la propria religione, nonostante le minacce di morte. Per questo furono portati sul Colle della Minerva e decapitati su una pietra.
Da questo tragico evento sono stati poi riconosciuti ufficialmente i Martiri di Otranto, i cui resti sono stati riposti in sette grandi teche in legno della Cappella dei Martiri, all’interno della Cattedrale. Mentre sul Colle della Minerva è stata costruita una chiesa a loro dedicata: la Chiesa di Santa Maria dei Martiri.
Ogni anno dal 13 al 15 agosto in ricordo dei Santi Martiri Idruntini si svolge una festa religiosa molto sentita da tutti gli abitanti di Otranto.
Le Festa dei Santi Martiri è un’occasione unica per toccare da vicino l’intimo di una cultura secolare, fatta di rituali unici da cui emerge l’intenso ruolo della città come crocevia di civiltà.
Il programma della manifestazione è molto fitto:
– 13 agosto alle ore 20:00 presso il Piazzale degli Eroi si svolgerà una commemorazione civile mentre alle 2,00 sul colle del Martirio si terrà la Santa Messa tenuta dall’Arcivescovo.
– 14 agosto si svolgeranno nella Cattedrale celebrazioni religiose che si concluderanno con la processione per le vie della città alle 19:30.
La festa si conclude il 15 agosto con un concerto bandistico e spettacoli pirotecnici.
Durante l’evento verranno inoltre allestiti stand per la degustazione e l’acquisto di prodotti locali.