Italia

Anna Esposito: si indaga per omicidio volontario. Un nuovo cold case a Potenza

Anna Esposito, giovane commissario capo,dirigente della Digos della Questura di Potenza veniva ritrovata morta   il 12 marzo 2001.

Il corpo di Anna giaceva esanime nell’appartamento di servizio presso. Secondo quanto emerso dall’inchiesta Anna si era suicidata. Ma dopo oltre 12 anni il fascicolo si riapre. Sei mesi per indagare su omicidio violontario.


Anna, 35 anni, originaria di Cava de’ Tirreni (Salerno),  era separata aveva due bambine e dirigeva magistralmente la Digos di Potenza dal 1998, era anche la prima donna ad aver assunto simile incarico.

La modalità di morte era strana,  infatti “si era impiccata” con un cinturone usando come lega la maniglia di una porta. L’autopsia aveva confermato la morte per strangolamento ma non aveva mai dimostrato lo strano modo di suicidarsi con i piedi che toccavano il pavimento.  Accanto al cadavere poi la penna, nessun messaggio però.


In quegli anni le indagini osservarono la vita professionale e privata di Anna poi però l’archiviazione.

Un giallo. La morte di Anna da tanti è sempre stata ritenuta particolare poi qualche tempo fa Gildo Claps, fratello di Elisa Claps dichiara a Chi l’Ha Visto che la madre di Anna gli avrebbe detto  che la commissario capo aveva avuto uno strano sentore, come se qualcuno in Questura sapesse dove era il corpo di Elisa.

L’inchiesta anche sui presunti legami tra la morte di Elisa e Anna è stata aperta ma nessun nesso è stato ritrovato. Ora il fascicolo si apre nuovamente  grazie ad una inchiesta giornalistica.

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