“Molto forte, incredibilmente vicino”, la perdita di un padre vista dagli occhi di un bambino
“Molto forte, incredibilmente vicino” è un libro, poi divenuto film, scritto da Jonathan Safran Foer, pubblicato nel 2005. Questo è stato uni dei primi romanzi che affronta con tutta la sua sofferenza la vicenda dell’11 settembre a New York.
Dire che questo libro è commovente fino alle lacrime è poco e non rende l’idea. L’autore ha saputo cogliere in pieno il dolore nella sua forma più acuta, un figlio che perde il padre. Un figlio che cerca in tutti i modi di trovare una spiegazione a questa morte. Un figlio che non riesce e non riuscirà mai a dimenticare il padre.
La trama racconta di Oskar Schell, un bambino di 9 anni, dall’intelligenza acuta, abituato proprio dal padre a cercare, a capire, a sondare la verità di tutto. Un bimbo che ha un rapporto straordinario con il padre. Poi arriva l’11 settembre e cambia tutto. La sua vita cambia ed in lui subentra il dolore di questa perdita che definisce inspiegabile. Si chiede il perché di questa morte, perché un uomo che non conosceva suo padre ha potuto schiantarsi contro quel grattacielo ed uccidere così tante persone. Cerca ma non capisce.
Poi un giorno, nel guardaroba di suo padre, trova una chiave. E’ convinto che suo padre gli abbia lasciato un messaggio. Da qui Oskar parte alla scoperta di questo messaggio nascosto. Cosa aprirà quella chiave. E’ un cammino ricco di sorprese. Oskar incontra un numero enorme di persone. Sembrano diverse da lui, eppure con ognuna crea un legame.
Ovviamente non sto qui a dirvi il finale. Questo è un libro da leggere ed un film da vedere!
Per quanto riguarda la trasposizione cinematografica, questa ha visto la regia di Stephen Daldry e la magnifica interpretazione di Tom Hanks nella parte del padre e di Sandra Bullock, in quello della madre. Interpretazione a mio dire eccezionali!