Salute

Staminali: intervento del Dott. Davide Vannoni

davide_vannoni_stamina_NNonostante il caldo estivo e le vacanze oramai iniziate ci sono due gruppi di italiani che non riescono ad avere un momento di pace, quel breve e inderogabile distacco, al quale ogni essere umano avrebbe diritto.
Il primo gruppo riscuote la mia più sincera comprensione: sono i malati e i loro familiari. Già, le malattie non vanno mai in vacanza, ed i drammi si consumano di giorno in giorno, di flebo in flebo, tra una crisi respiratoria e l’altra, tra un deterioramento fisico ed un altro. Alcuni di loro non solo non sono in vacanza, ma sono davanti a Montecitorio ormai da quasi due settimane, per strada, sotto il sole… Hanno ricevuto cordiali sorrisi, strette di mano da tanti parlamentari che hanno promesso che a fronte della apertura di Stamina, con la conseguente partecipazione al trappolone ministeriale che si chiama delicatamente sperimentazione, sarebbero venuti incontro alle loro esigenze di cura compassionevole, alle loro richieste di speranza. Appena rientrati nei freschi palazzi del potere (come la chiamano loro “la casa climatizzata di tutti gli italiani”) si sono dimenticati di tutto questo ed è stato ritirato l’unico emendamento civile che avrebbe risposto alle esigenze di cure compassionevoli gratuite per tanti malati.


Così questi malati da giorni sotto il sole e all’addiaccio notturno si trovano inseriti nel bel programma di eugenetica proposto da questo governo. Un bel monte Taigeto, quello da cui gli spartani buttavano i bambini nati deformi e gli adulti gravemente ammalati, oggi, nei corsi e ricorsi storici della vita, si ripresenta più che mai, ma velato da una nebbia di ipocrisia, da tanti sorrisi e pacche sulle spalle, da menzogne che sono vergognose in sè, ma ancora più squallide quando vengono fatte pubblicamente a dei moribondi, a delle famiglie che sono lì, nonostante i loro figli siano intubati ed in imminente pericolo di vita. Questa deriva di civiltà, questo vergognoso gioco al massacro trasversale a tutti i partiti, anche se qualcuno ha maggiori responsabilità di altri, o solo più faccia tosta, è l’emblema di un paese che non ha coraggio, che non ha più forza per dare speranze a nessuno.
Una seconda categoria non è andata in vacanza ed è quella dei venti scienziati italiani che si occupano di cellule staminali e di famaci, con enormi conflitti di interesse, in quanto alcuni hanno già in tasca decine di milioni di euro pubblici e privati per fare ricerca preclinica per i prossimi 10 anni, altri sperano solo di ottenerli, almeno gli spiccioli che avanzeranno i primi. Bene, dopo che Stamina ha consegnato la metodica, con tutte le riduzioni imposte dal ministero affinchè biologi inesperti potessero riprodurla, questi scienziati da laboratorio ripartono, nella calura estiva, a scrivere lettere su lettere a tutti, lettere che sostituiscono, purtroppo, alle tanto agognate cartoline vacanziere. Insomma prima dicevano che la metodica non esisteva, nonostante le pubblicazioni dei biologi Russi, nonostante la domanda di brevetto accusata di aver riportato due fotografie prese da articoli di tali biologi ex collaboratori di Stamina, adesso che è stata consegnata al vaglio di un comitato scientifico in cui oltre la metà dei membri ha evidenti conflitti di interesse, la vogliono anche loro, la bramano e la desiderano più delle loro stesse vacanze. Si ergono come controllori della sicurezza dei pazienti al di sopra dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco del Centro Nazionale Trapianti e del Ministero della Sanità.


Anche il prof. Cossu è tra i firmatari di questo ipocrita delirio di onnipotenza, eppure il Ministro Lorenzin lo aveva inserito tra i membri neutrali del Comitato Scientifico.
Direi che purtroppo la prima categoria dei non vacanzieri non potrà riposarsi, non avrà spazio per respirare meglio o per dimenticarsi per un attimo delle proprie malattie, ma questa seconda categoria invece fatta da professori onnipotenti, meriterebbe che tutti noi facessimo una colletta e gli pagassimo un periodo di riposo, lontano dai tanto agognati riflettori; magari questi deliri potrebbero almeno attenuarsi a vantaggio di tutti e di una sperimentazione già compromessa dalla pochissima trasparenza. Trasparenza della quale, evidentemente, non si fidano neppure questi scienziati, altrimenti dovrebbero fare ciò che lo Stato gli ha chiesto: andarsene in vacanza o fare gli spettatori come tutti gli altri, Stamina compresa, purtroppo.

Fonte: http://www.facebook.com/davide.vannoni.5/posts/167517193434947

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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