Sardegna: IDV bacchetta centrosinistra per Usi civici
DORE: OPPOSIZIONE DEBOLE CONCENTRATA SOLO SULL’EGOCENTRISMO DEI LEADER
Cagliari, 9 agosto 2013 – «La proposta di legge sulla sdemanializzazione degli usi civici (o delle “nuove chiudende”) è stata approvata in una settimana dal Consiglio regionale col voto (quasi) unanime di tutti i partiti e senza alcun preventivo dibattito interno. Nonostante qualche timida critica mossa dopo l’approvazione, infatti neanche i partiti di centrosinistra, che dovrebbero avere maggiormente a cuore il tema della tutela del paesaggio, sono stati in grado di elaborare una proposta alternativa e approfondire la questione prima che i propri rappresentanti decidessero. Ma allora che tipo di Sardegna hanno in mente i partiti che si propongono come alternativa al Governo Cappellacci?». A porre la questione è il consigliere comunale di Cagliari e capo gruppo dell’Italia dei Valori Giovanni Dore, autore qualche settimana fa di un appello (inascoltato) ai rappresentanti del centrosinistra in Consiglio regionale (tra cui come è noto non ci sono attualmente esponenti dell’Italia dei Valori) insieme al consigliere comunale di FdS Enrico Lobina e al docente di Geografia economica e politica all’Università di Cagliari Giovanni Sistu. «Approvare insieme alla maggioranza che fa e disfa tutto in Regione a pochi mesi dalle elezioni regionali leggi chiaramente incostituzionali che aprono il via al saccheggio dell’ambiente – attacca Dore – dimostra purtroppo l’esistenza di una opposizione debolissima, concentrata esclusivamente sull’egocentrismo dei propri leader e senza nessuna proposta organica per lo sviluppo economico della Sardegna e la salvaguardia del bene più prezioso che, nonostante tutto, ancora abbiamo: l’ambiente».