Uggias (IdV): “La Commissione UE distrugge la fiducia dei cittadini verso il futuro dell’Europa”
“Per la Commissione UE il mancato riconoscimento della carta d’identità esibita da un cittadino di uno stato membro, da parte della polizia di un altro stato UE, è più grave di circolare senza documenti e giustifica, di fatto, l’arresto. È questo, in sintesi, il senso della pilatesca risposta del Commissario alla Giustizia Viviane Reding all’interrogazione parlamentare che ho presentato a seguito dell’incresciosa vicenda che ha coinvolto due giovani studenti sassaresi che lo scorso aprile sono finiti in cella in Olanda, uno a causa del mancato riconoscimento della carta d’identità elettronica e l’altro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, è il commento del deputato europeo di Italia dei Valori Giommaria Uggias, il quale era già intervenuto in proposito sollecitando subito l’intervento della Commissione Europea per fare chiarezza sul fatto che aveva suscitato grande scalpore nell’opinione pubblica.
“Per comprendere la gravità della “non” risposta della Commissione europea – ha precisato Uggias – è doveroso ricordare che ai due ragazzi, entrambi in possesso di regolare carta d’identità, una delle quali in formato elettronico, è stata preclusa la possibilità di contattare immediatamente le autorità italiane. Gli stessi sono stati privati degli effetti personali, sottoposti alla procedura delle impronte digitali e delle foto segnaletiche e rinchiusi per circa sei ore in celle di sicurezza separate. Gli sventurati ragazzi sardi, infine, sono stati rilasciati dopo ben otto ore dall’arresto grazie all’intervento della questura di Sassari, che ha consentito l’identificazione del titolare della carta d’identità elettronica”.
“La situazione che si è verificata è gravissima considerando che l’art. 5.4 della direttiva 2004/38/CE afferma il diritto dei cittadini dell’UE e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri muniti di regolare carta di identità o passaporto. Ancor più grave è la violazione posta in essere dalle autorità olandesi – ha proseguito l’eurodeputato – in quanto, se il cittadino non dispone di tali documenti di viaggio, lo Stato membro ospitante deve concedergli ogni possibile agevolazione affinché egli possa ottenere, o far pervenire entro un periodo di tempo ragionevole, i documenti richiesti, garantendogli, oltretutto, la facoltà di dimostrare o attestare anche con altri mezzi la titolarità del diritto di libera circolazione”.
“È inaccettabile – ha aggiunto l’esponente di IDV – che il Commissario Reding, per coprire questa vergognosa violazione del diritto UE, ma soprattutto della dignità della persona umana, si trinceri dietro una rocambolesca interpretazione della direttiva secondo la quale in caso di abuso o frode (ad es. falsificazione dei documenti), gli Stati possano rifiutare, estinguere o revocare il diritto alla libera circolazione. Nel caso di specie, infatti, non è riscontrabile alcun abuso o frode da parte degli ignari ragazzi sassaresi colpevoli solamente di possedere una carta d’identità elettronica regolarmente rilasciata dal comune di Sassari”.
“È sconcertante – ha chiosato Uggias – constatare che in mancanza, nel diritto dell’UE, di un riconoscimento reciproco dei documenti d’identità, la Commissione faccia il “Ponzio Pilato” e distrugga la fiducia dei verso il futuro dell’Europa. Essendo fortemente insoddisfatto della risposta della Commissaria Reding, ho trasmesso la stessa al Ministero dell’Interno affinché prenda posizione nei confronti delle istituzioni olandesi o dichiari non più valide le carte d’identità in formato elettronico”.
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