Barilla No pubblicità con famiglia gay Scatta la campagna su Twitter
Barilla, l’azienda multinazionale italiana nel settore alimentare, è finita al centro di una vera e propria bufera mediatica dopo le dichiarazioni del presidente del gruppo, Guido Barilla, alla seguitissima trasmissione radiofonica La Zanzara di Radio 24, relativamente ai gay.
Guido Barilla, mercoledì scorso, durante la trasmissione radiofonica così si è espresso “Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale” e poi, rivolto alla comunità omosessuale,: “Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.
Così è scoppiata la polemica e Twitter è stato invaso da centinaia di tweet di protesta. Uno dei più graditi è «Nel mulino che vorrei ci sono tutti gay. Boicotta Barilla».
Forte e tempestiva la reazione di Aurelio Mancuso, presidente di Equality: “Nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla nostra concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Per questo, raccogliendo l’invito del proprietario a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti”
Al putiferio sull’web è seguita una dichiarazione chiarificatoria di Guido Barilla “Con riferimento alle dichiarazioni rese ieri alla Zanzara, mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia”.