Roma, 30 settembre 2013 – “Il calo dei prezzi di energia e gas è una buona notizia per i consumatori del mercato tutelato, soprattutto in vista della stagione invernale, ma chi ha aderito al mercato libero deve fare attenzione agli aggiornamenti delle condizioni contrattuali proposte dai venditori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it), commentando la riforma dell’Autorità per l’energia e il gas che porterà, nel prossimo trimestre, a una riduzione del prezzo del gas del 3% e dell’energia elettrica dello 0,8%.
“La netta riduzione nel gas -spiega Pieraldo Isolani, Responsabile del settore energia dell’UNC- è dovuta alla riforma avviata dall’Autorità sul metodo di calcolo del prezzo che tiene ora conto degli andamenti del mercato spot (a breve termine) e non è più legato ai contratti a lungo termine, meno vantaggiosi. Grazie al nuovo metodo di calcolo, da aprile il calo cumulato del prezzo del gas è stato del 7,8% pari ad un risparmio medio a famiglia di 100 euro all’anno. Diminuirà leggermente -prosegue Isolani- anche il prezzo dell’energia elettrica, anche se continua ad essere pesantissimo il peso in bolletta degli oneri generali di sistema e in particolare della componente A3 per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, che ha ormai raggiunto il 18% della spesa complessiva in bolletta”.
“Se i consumatori del mercato tutelato godranno dunque di tariffe più convenienti -prosegue Massimiliano Dona (segui @massidona su Twitter)- non devono abbassare la guardia i clienti del mercato libero: numerosi consumatori stanno infatti scrivendo ai nostri sportelli segnalandoci di essere stati contattati dalle aziende che propongono il passaggio da contratti a prezzi indicizzati (cioè con sconto rispetto ai prezzi di riferimento dell’Autorità) a contratti a prezzi bloccati anche per 24 mesi, ma, dati i ribassi che si stanno verificando, queste nuove tipologie di contratto possono non essere convenienti. Occhio dunque a valutare con attenzione le offerte proposte -conclude Dona- per evitare che, anziché risparmiare, si finisca con il pagare bollette più salate”.
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