Bollate: una strana Santa Barbara.Tra ‘ndrangheta e crimine organizzato
Bollate, l’operazione Infinito, qualche anno fa, aveva portato alla luce un assurdo guardo di radicamento dell’ndrine calabresi in terra lombarda.
A Bollate una volta pare comandasse ” Vincenzo Mandalari”, capo ’ndranghetista della locale di Bollate, Mandalari era stato intercettato dalla DIA mentre diceva«Decido io per Bollate. Se mettono mani scendo con due pistole ai fianchi e comincio a sparare. Non si deve permettere nessuno con me, perché a Bollate ci sono io, si parla con me e si decide insieme a me».
Nonostante tutto l’ndrangheta non è stata sradicata, decine di uomini avevano indagato e lavorato nel’operazione Infinito ma qualcosa forse è rimasta ed il crimine si è riorganizzato. Così nel bollatino si è andata formando una banda italo-albanese che voleva gestire il traffico di droga.
Scovati in un appartamento di via La Cava, frazione Cascina del Sole, intestato ad un uomo di origine siciliana, un vero e proprio arsenale che pare dovesse servire a vigilare meglio il territorio e difenderlo mandano messaggio al piombo alle bande rivali. Sono state così rinvenute alcune armi tra cu un fucile Carl Gustafs, una penna-pistola calibro 22 siglata «Gruenel Ch» con il colpo in canna, una pistola mitragliatrice Skorpion calibro 7,65 (completa di due caricatori pieni di munizioni).