Omeopatia e fitoterapia contro i malanni di stagione
L’autunno è ormai alle porte e, come ogni anno porta con sé i primi malanni di stagione: la tosse secca o con catarro, il mal di gola ed il raffreddore. Prima di ricorrere ai farmaci però, è meglio provare a curare questi piccoli malesseri sfruttando le proprietà benefiche di alcune erbe, prestando anche particolare attenzione alla propria alimentazione quotidiana.
Attenzione alla dieta quotidiana
Se si è raffreddati o si hanno mal di gola e tosse, è importante prima di tutto bere molti liquidi per reintegrare quelli persi e mangiare molta frutta e verdura fresche e di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina C, come arance, kiwi, pompelmi, melone, mirtilli, cavolo, peperoni, noci, spinaci e zucca. Nei giorni di forte raffreddore è meglio evitare di mangiare cibi come latticini, uova e zucchero, che favoriscono la formazione di catarro. Per lenire il bruciore di gola sono invece consigliati l’aglio, per le sue proprietà disinfettanti ed il peperoncino, per quelle riscaldanti.
Omeopatia e fitoterapia
Il raffreddore è causato da un’infezione virale alle vie respiratorie; pertanto l’uso degli antibiotici è assolutamente inutile, dato che servono a combattere solo infezioni batteriche. E’ risaputo che non esistono cure vere e proprie contro il raffreddore, che per guarire deve fare il suo corso, ma è possibile alleviarne i sintomi. La fitoterapia consiglia ad esempio l’assunzione di infusi a base di camomilla, melissa, espatrio, sambuco, menta o verbena; l’omeopatia offre invece i seguenti rimedi: ferrum phos, pulsatilla, natrum muriaticum. Per la tosse catarrale la fitoterapia consiglia infusi di fieno greco, per quella secca è più indicato l’infuso di verbasco; mentre i rimedi omeopatici più indicati sono nel primo caso la pulsatilla, nel secondo l’aconitum o la drosera. L’aconitum, insieme alla dulcamara, è anche un rimedio omeopatico indicato per alleviare il bruciore di gola, come l’infuso di salvia o di rosmarino.
