
Gaetano Fidanzati era stato colpito da un grave ictus. Fidanzati, il capomafia dell’Arenella, era stato trasferito in un centro di riabilitazione a Bologna, l’aggravarsi delle sue condizioni di salute aveva indotto i magistrati ad acconsentire alla detenzione a casa. Era stato condannato a 12 anni di carcere nel primo maxi processo a Cosa nostra.