L’accusa per loro è di maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli anziani ospiti della struttura. La struttura sarebbe stata inoltre gestita per anni senza autorizzazioni.
Il titolare, il gestore e due operatrici di una casa di riposo abusiva di Enna, il «Sant’Antonio Abate – ex Villaggio del fanciullo» sono stati arrestati da militari della Guardia di finanza. Le accuse per loro sono di: maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli anziani ospiti. Inoltre risponderanno anche di truffa per aver continuato a ritirare la pensione di alcuni ricoverati deceduti
Secondo la Guardia di finanza che ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, una cinquantina di anziani vivevano in condizioni di degrado, sottoposti a vessazioni e violenze.
L’ospizio “Sant’ Antonio Abate”, ex “Villaggio del fanciullo”, nella zona di Pergusa, della città di Enna, e’ stato sequestrato e gli anziani sono stati trasferiti in altre strutture.
L’operazione è stata avviata in seguito alla segnalazione di alcuni ex dipendenti, che avevano denunciato episodi di maltrattamenti e minacce subiti dai ricoverati. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e con riprese video, i finanzieri hanno documentato la condizione di abbandono degli anziani, alcune dei quali affetti da gravi malattie degenerative. Talvolta pazienti con Alzheimer erano costretti nei loro letti e venivano somministrate loro forti dosi di sedativi da operatori privi di qualsiasi competenza medica o infermieristica.
