Magia e Misteri

Civitella del Tronto, svelato il mistero del pozzo del suicida?

Pozzo A Civitella del Tronto, all’interno di una storica fortezza borbonica ci sono delle presenze paranormali, così pare. Infatti a Sant’Omero, secondo quanto rilevato dall’Unità nel pozzo  conosciuto come quello dei suicidi, gli strumenti hanno captato lamenti che provenivano dal «pozzo del suicida».

Mentre, a  secondo i ricercatori, che nei mesi scorsi sono entrati all’interno della fortezza, gli strumenti avrebbero captato lamenti che provenivano dal pozzo del suicida.

Il pozzo è stato messo sotto osservazione e si sarebbero rilevati dei fenomeni non naturali dunque sorpannaturali. Nel pozzo è stato eseguito un monitoraggio di tutti gli ambienti attraverso l’installazione di 8 telecamere fisse agli infrarossi, microfoni panoramici ed Evp, videocamere Full Spectrum con visione notturna, fotocamere agli infrarossi e ultravioletti, rilevatori di onde elettromagnetiche, geofoni e altre strumentazioni.

E, si legge in una dettagliata intervista a Massimiliano Maresca, responsabile dell’Epas, riportata da Primadanoi, il risultato è fenomenale,


«Siamo stati attratti nella zona bagni, da un forte rumore conseguente ad un rilievo di campo elettromagnetico (un picco) da parte del nostro strumento chiamato KII», racconta il presidente Epas, Massimiliano Maresca. 
«In questo punto, abbiamo fatto delle sessioni di Evp (Electronic Voice Phenomena) per imprimere con un registratore sensibile eventuali voci elettroniche che erano nell’ambiente circostante. Un altro strumento e’ stato messo nella grotta insonorizzata inserendo un microfono panoramico molto sensibile. Qui i rumori sono assorbiti dalle pareti della grotta che risulta totalmente asettica eppure si sono sentiti tre colpi ben distinti sul microfono e nella grotta non c’era nessuno. Ma l’esperimento piu’ eclatante lo abbiamo svolto vicino ad un pozzo dove negli anni Sessanta un ragazzo si e’ suicidato. Abbiamo sempre usato il KII ed abbiamo iniziato a fare domande come se stessimo parlando con una persona presente, facendo conto che in quel momento vi fosse lo spirito del ragazzo. Ad ogni domanda il KII si accendeva… nel contempo si sono sentiti dei terribili lamenti». 

«Siamo stati attratti, nella zona bagni, da un forte rumore conseguente ad un rilievo di campo elettromagnetico (un picco) da parte del nostro strumento chiamato K2 – racconta il presidente Epas, Massimiliano Maresca. In questo punto, abbiamo fatto delle sessioni di Evp (Electronic voice phenomena) per imprimere con un registratore sensibile eventuali voci elettroniche che erano nell’ambiente circostante. Un altro strumento è stato messo nella grotta insonorizzata inserendo un microfono panoramico molto sensibile. Qui i rumori sono assorbiti dalle pareti della grotta che risulta totalmente asettica eppure si sono sentiti tre colpi ben distinti sul microfono e nella grotta non c’era nessuno. Ma l’esperimento più eclatante lo abbiamo svolto vicino ad un pozzo dove negli anni Sessanta un ragazzo si è suicidato. Abbiamo sempre usato il K2 ed abbiamo iniziato a fare domande come se stessimo parlando con una persona presente, facendo conto che in quel momento vi fosse lo spirito del ragazzo. Ad ogni domanda il K2 si accendeva… nel contempo si sono sentiti dei terribili lamenti».

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