Stamina: il dottor Marino Andolina risponde al prof. Mauro Giacca
Il Piccolo 20 ottobre 2013 — pagina 58 sezione: Nazionale
STAMINALI Il no perentorio di Giacca
“Provo non sorpresa ma un leggero disgusto a leggere quanto ha scritto il professor Giacca sul Piccolo del 15 ottobre. Giacca plaude alla decisione della ministra Lorenzin di bloccare la sperimentazione nella Sla (e quindi l’applicazione di una legge votata dal Parlamento) dopo aver finto di recepire con rammarico la bocciatura del metodo Stamina da parte della commissione scientifica che lei stessa aveva scelto non sulla base di una particolare esperienza nel campo delle staminali, ma per l’aver espresso in precedenza un’opinione contraria a Stamina. In un Paese africano di recente democrazia le fandonie scritte dai membri della commissione sarebbero oggetto di indagine da parte di qualche procura. Non serve una laurea in medicina per stupirsi che i commissari abbiano considerato pericolose le nostre cellule in quanto possono trasmettere malattie virali (e allora le trasfusioni di sangue e i trapianti di midollo?) o in quanto possono contenere pezzetti di osso pur dopo un mese di coltivazione e un gran numero di lavaggi. Tutti i medici che hanno visitato i bambini con Sma (come la piccola Celeste) hanno certificato il miglioramento in una malattia che non può che essere progressiva e letale. Il professor Bach è venuto dal New Jersey due volte a visitare Celeste e ha certificato il miglioramento, come ha fatto il maggior esperto italiano, il professor Villanova. Invece il professor Giacca, solo leggendo i giornali, ha tratto la meditata conclusione che i bambini non sono migliorati. Grande scienziato, degno collega di quanti sono pronti a negare l’evidenza pur di non perdere il proprio ruolo di “esperti”. Se la metodica Stamina funziona, chi spende soldi pubblici e privati da decine d’anni senza cavar un ragno dal buco ci farebbe una figuraccia. Ricordo che il professor Giacca vent’anni fa chiese al direttore scientifico del Burlo 200 milioni per completare un progetto di terapia genica in una malattia rara; promise un risultato entro la stessa estate. I soldi sono stati spesi, i bambini che aspettavano quella terapia sono morti da molto tempo. Se parliamo anche di ogm non ho dubbi che Giacca sia favorevole a ogni progetto di ricerca genetica che possa portare a risultati economici. Cita le tante bocche sfamate nel mondo con gli ogm; certo gli ogm possono ridurre la fame nel mondo in quanto nutrono e nel contempo castrano. Non è il dna modificato che riduce la fertilità (in due generazioni i criceti diventano sterili) ma il diserbante prodotto dalla stessa ditta che produce il mais transgenico resistente proprio a quel prodotto chimico che deve essere usato per la semina.
Marino Andolina”