Sclerosi Multipla: dagli USA uno studio sull’idratazione nella CCSVI
E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Neurology Clinical Practice uno studio americano intitolato “Lo stato di idratazione influisce sostanzialmente sulle valutazioni dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale“.
Alcuni ricercatori di Cleveland (Ohio) hanno cercato di determinare l’effetto dell’idratazione sui criteri per l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), un’ipotesi proposta per l’eziologia della sclerosi multipla (SM). A sedici soggetti (11 SM e 5 controlli) è stato chiesto un digiuno notturno. La mattina seguente, sono stati eseguiti 2 esami ecografici per la CCSVI: 1 nello stato lievemente disidratato, e un altro 30-45 minuti dopo la reidratazione con 1,5l di Gatorade. Sette soggetti soddisfacevano i criteri di CCSVI in stato di disidratazione. Di questi, 5 (71%) non soddisfacevano più i criteri di CCSVI dopo la reidratazione. Un altro soggetto soddisfaceva i criteri di CCSVI solo dopo la reidratazione. Lo stato di idratazione ha un effetto sostanziale sui criteri di CCSVI, il che suggerisce che le caratteristiche ecografiche della CCSVI possano rappresentare uno stato fisiologico piuttosto che patologico.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24175155
COMMENTO:
Le lesioni venose o i danni del flusso venoso non sono facili da vedere. Questa è il punto principale di tutta questa “controversia”.
Nella Consensus Conference pubblicata su International Angiology (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22233619) l’operatore trova tutte le norme per esaminare il paziente in condizioni di idratazione standardizzate, ed anche nello studio su BMC Neurology (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23845008) pubblicato pochi mesi fa dal gruppo del prof. Zamboni veniva somministrato almeno mezzo litro di acqua prima di eseguire le quantificazioni del flusso cerebrale.
Mentre il protocollo dell’ISNVD e di Zamboni hanno sempre guardato con attenzione allo stato di idratazione, lo studio Cosmo di Aism (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24014572) ed altri protocolli di studi neurologici negativi per la CCSVI non ne fanno menzione…