Genova, Padri Scolopi in festa per i 300 anni della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia
GENOVA- Tutta la comunità dei fedeli dello storico quartiere tra Brignole e Villetta Di Negro sarà in festa martedì per celebrare una importante ricorrenza. Si tratta dei 300 anni della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia. Sarà lo stesso Cardinale Angelo Bagnasco a presiedere infatti il 5 novembre la celebrazione della messa ufficiale per la ricorrenza dei 300 anni della Chiesa più comunemente nota come “ La chiesa dell’ istituto dei Sordomuti”, ubicata all’ inizio delle vie San Bartolomeo degli Armeni e Serra. Il Cardinale Bagnasco, ex docente dell’attuale direttore della scuola padre Andrea Melis, dopo la messa animata e cantata dagli studenti della scuola, visiterà i locali delle scuole infanzia e primaria e rivolgerà un caloroso saluto al personale ed alle famiglie. La chiesa, fondata nel 1667, che accoglieva inizialmente le suore dell’ Ordine di Santa Brigida, fu consacrata ufficialmente nel 1713. Alla soppressione della congregazione delle Suore Brigidine, a seguito della caduta della Repubblica di Genova, nel 1797, le religiose vennero ospitate in questo cenobio, che nel 1810 divenne un’ Opera a favore dei sordomuti grazie all’ impegno profuso dal benemerito padre Ottavio Assarotti. Negli anni l’edificio religioso ha subito diversi restauri ed è attualmente conservato ed officiato dai Padri Scolopi. Padre Ottavio Assarotti è stata una delle più fulgide figure religiose della nostra regione. Le sue intuizioni e la sua fede lo portarono ad essere anche uno straordinario innovatore nel campo educativo: fu lui ad inventare ed adottare un sistema di insegnamento mimico gestuale associato allo studio di dattilologia, scrittura, disegni, gesti che ancora oggi rappresenta uno dei metodi più efficaci molto nella istruzione e comunicazione per i sordomuti. Le feste per il trecentesimo anniversario della chiesa genovese prevedono anche una serie di altre iniziative, che sono state organizzate con la collaborazione dei fedeli e della Fondazione Padre Ottavio Assarotti.
CLAUDIO ALMANZI
