Salute

Sclerosi Multipla: esiste una chiara relazione con la CCSVI che ha importanti implicazioni per il trattamento

34E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica International Angiology un interessante articolo intitolato “Controversia del giorno: c’è una chiara relazione tra sclerosi multipla e CCSVI cha importanti implicazioni per il trattamento“, presentato durante il 17° Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale di Flebologia (UIP), che si è tenuto a Boston (USA) nel settembre scorso.

Il prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) ha analizzato l’attuale controversia scientifica sull’insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) e la sua associazione con le malattie neurodegenerative e la sclerosi multipla (SM).

Sono stati rivisti tutti gli studi pubblicati sulla prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM, compresi quelli con l’ecografia e la venografia con catetere, ed anche il comunicato stampa del recente studio COSMO. Inoltre, sono state prese in considerazione altre pubblicazioni che trattano delle conseguenze fisiopatologiche della CCSVI nel cervello, nonché la recente descrizione della CCSVI nella Patologia.

Gli studi di prevalenza mostrano una grande variabilità nella prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM, valutata con i criteri ecografici stabiliti. Lo studio COSMO nonostante il grande campione e la metodologia in cieco sembra essere inconcludente per le discrepanze del 90% tra gli investigatori periferici e centrali.

Tuttavia, 12 studi con mezzi più obiettivi come la venografia con catetere, mostrano una prevalenza >90% della CCSVI nella SM. Un’ipo-perfusione globale del cervello, e una ridotta dinamica del fluido cerebro-spinale nella SM hanno dimostrato di essere correlate alla CCSVI. Studi post-mortem mostrano una maggiore prevalenza di difetti endoluminali nella principale vena extracranica nei pazienti con SM, nonché un alterato rapporto tra il collagene di tipo I e III nella parete venosa rispetto ai controlli. Infine sono stati identificati fattori genetici ed ambientali significativamente associati alla SM.

Secondo l’autore, l’origine della controversia tra la comunità vascolare e quella neurologica è legato alla grande variabilità della prevalenza della CCSVI nei pazienti con SM con il mezzo di valutazione ecografica venosa, noto per essere una metodologia fortemente operatore-dipendente. Al contrario, tenendo conto dei dati epidemiologici correnti, inclusi gli studi con la venografia con catetere, i reperti autoptici, ed il rapporto tra CCSVI ed ipo-perfusione e flusso del fluido cerebro-spinale, è possibile concludere che la CCSVI può essere definitivamente inserita tra le entità mediche. La ricerca è ancora inconcludente nel chiarire il ruolo della CCSVI nella patogenesi dei disturbi neurologici. La controversia tra la comunità vascolare e quella neurologica può essere risolta con mezzi di valutazione multimodale della CCSVI. E’ necessaria una valutazione della CCSVI più riproducibile ed oggettiva anche per la pianificazione dei trattamenti, in conseguenza della variabilità intrinseca delle cause principali di deflusso venoso limitato dal cervello.

Fonte: http://www.minervamedica.it/it/riviste/international-angiology/fascicolo.php?cod=R34Y2013S01

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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