Stormfront: perquisizioni in tutta Italia, torna alla ribalta il nazismo online made in Italy?
Apparizioni e scomparse, sequestri ed indagini eppure c’è chi riesce ad eludere lo Stato. Torna online in sito di matrice nazista Stormfront, che, ricordiamo, era già stato chiuso. Dal web però sono iniziati nuovamente i proclami nazisti e stamane sono in corso tra almeno 35 perquisizioni nei confronti di altrettante persone residenti in 22 provincie diverse. Maxi operazione in corso.
Il il sito già in passato oscurato tutti gli indagati e dunque perquisiti sono accusati della diffusione sulla rete di idee fondate sull’odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali. Questa volta la Procura di Roma ha aperto un indagine per scoprire l’identità reale di chi invia in rete idee chiaramente basate su odio etnico e razziale. Perquisizioni in corso tra Roma, Milano, Torino, Varese, Lecco, Mantova, Rovigo, Forlì, Potenza, Ragusa, Messina, Cosenza, Genova, L’Aquila, Teramo, Alessandria, Cremona, Sondrio, Salerno, Pistoia, Fermo e Viterbo.
Questa volta da Stromfront sarebbero partite incitazioni all’odio contro scrittore Roberto Saviano, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicoli e Carla Di Veroli, già assessore alle politiche culturali,giovanili e pari opportunità di un municipio di Roma.
In particolare la Polizia cerca di capire chi ha mandato online un filmato dal titolo Il nemico occulto – un documentario sulla questione ebraica, il filmato sarebbe stato diramato dalla sezione italiana di Stormfront che ne avrebbe incitato la condivisione virale accusando gli ebrei di essere causa di crisi economica. I «post» sono stati pubblicati da utenti che usano pseudonimi, alcuni dei quali evocano chiaramente una cultura della discriminazione.
Nel novembre 2012 si era conclusa una indagine che aveva portato il fermo di Daniele Scarpino promotore dell’associazione e moderatore del forum dedicato, Diego Masi e Luca Ciampaglia, moderatori del forum, e Mirko Viola, utente del forum particolarmente attivo nella pubblicazione di post «tematici». Il processo relativo alla prima indagine si è concluso, per i quattro arrestati, con la condanna a pene che variano da 3 anni a 2 anni e 6 mesi di reclusione.
Le indagini avrebbero poi potuto dimostrare come la Sezione italiana al forum internazionale dedicato a stormfront era stato fondato da Stephen Donald Black, un presunto estremista legato al Klu Klux Klan. Tra gli altri progetti, la traduzione di un libro che inneggia all’eccidio di immigrati ebrei, «The Turner Diaries», bandito in molti Paesi, e la produzione di volantini e materiali di propaganda. In Italia lo scorso anno erano state sequestrate persino delle liste di presunti ebrei italiani ma anche di presunti delinquenti e chi tra di essi, secondo il forum aiutava i migranti, tra di essi si annoveravano nomi come l’ex ministro Andrea Riccardi, l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici definito «il grande inquisitore», giornalisti come Gad Lerner, Maurizio Costanzo o Alain Elkan, Carlo De Benedetti e Franco Bernabe’, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e anche magistrati.
