Febbre Come scegliere un termometro
La febbre è una reazione di difesa del nostro corpo. E’ un fenomeno naturale attraverso il quale si combattono virus e batteri. Non dirado si accompagna con mal di testa, astenia ed inappetenza.
Esistono differenti modalità per verificare la presenza, o meno, di un rialzo termico, a queste si affiancano vari tipi di dispositivi.
In passato, la temperatura corporea era misurata impiegando il classico termometro a mercurio. A partire dal 2010, questo dispositivo è stato ritirato dal commercio a causa dell’elevata tossicità della sostanza contenuto nella colonnina.
Il termometro a mercurio è affidabile e di facile utilizzo; può essere collocato nel cavo ascellare o in bocca. Per quanto riguarda gli svantaggi, bisogna annotare che la rilevazione non è immediata e che possiede una struttura piuttosto fragile e quindi soggetta a pericolose rotture.
Il termometro elettronico è di facile impiego, ha un costo accessibile, può essere impiegato anche nel cavo orale e garantisce risultati certi. Inoltre, la misurazione viene effettuata in circa due minuti e, una volta completata, viene emesso un avviso sonoro. Il principale problema di questi dispositivi è che non si possono effettuare verifiche sulla taratura e che sono dotati di pile destinate all’esaurimento; questo è un dettaglio non di poco conto anche per quanto riguarda l’ecologia. Per evitare possibili incidenti, è bene acquistare termometri elettronici dotati di asta flessibile; in questo caso è possibile destinarli anche alla misurazione per via rettale.
Invece, per quanto riguarda quelli a striscia reattiva, fra i vantaggi bisogna segnalare il fatto che siano di facile impiego e non pericolosi per la salute. Di contro offrono risultati poco certi.
I dispositivi per la misurazione della febbre a raggi infrarossi sono comodi e veloci infatti, la misurazione si svolge in qualche secondo; inoltre, quelli che non prevedono il contatto diretto possono anche non essere disinfettati. Gli svantaggi sono legati alla taratura non sempre precisa e alla possibile difficoltà di impiego per quelli auricolari. Questi ultimi sono molto impiegati negli ospedali e garantiscono risultati certi. I termometri a raggi infrarossi auricolari sono adatti a chi conosce tutte le regole per il loro utilizzo; inoltre, sulla rilevazione può interferire anche la presenza di cerume.
Chi opta per i termometri a cristalli liquidi, acquista un prodotto molto facile da utilizzare ma poco preciso infatti, non sono in grado di rilevare, con esattezza, l’eventuale rialzo termico.
Per quanto riguarda la misurazione che viene effettuata a casa è sempre consigliabile utilizzare un termometro elettronico da posizionare sotto l’ascella. Invece, il personale specializzato può ricorrere alla misurazione timpanica ad infrarossi oppure con un termometro digitale da sistemare sotto l’ascella.
E’ bene sottolineare che rilevare la febbre per via rettale è un’operazione delicata che sarebbe meglio evitare nei bambini con un’età inferiore ai cinque anni; inoltre, questa pratica può essere pericolosa per la diffusione di germi e batteri. Ecco perché, dopo l’utilizzo è fondamentale disinfettarlo con accuratezza.
La scelta migliore, soprattutto per una misurazione svolta a casa, è l’impiego di un termometro digitale da sistemare nell’incavo ascellare. Questa metodologia non causa fastidi ed è sopportata anche dai più piccoli; inoltre, il dato rilevato è sufficientemente affidabile.