Sciopero dei forconi? Dietro il 9 dicembre estremisti di destra? L’ANPI Piemonte segnala strane coincidenze
E’ arrivato lo sciopero che deve piegare il Paese, metterlo in ginocchio, far cedere la politica al volere del popolo. Un popolo di lavoratori uniti contro i poteri forti.
La frase più o meno simile gira da mesi su tutti i social network, immagini, post, fotografie, poi twitter, poi sms, mms, e whatsapp e chi ne ha più ne metta.
Negli ultimi giorni però le associazioni di categoria hanno ritirato l’adesione ed in piazza arriveranno solo i Forconi, Forconi che rilanciano online le loro parole d’ordine e le regole di adesione alla manifestazione.
” Tutti coloro che vorranno partecipare a questa protesta non potrà portare con sè bandiere o sigle appartenenti a partiti politici, in quanto si tratta di una protesta apolitica. Lo sciopero inizierà il 9 Dicembre 2013 e andrà avanti fino al 13 Dicembre 2013. Lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, far conoscere a “chi dovrebbe rappresentarci” che è giunto il momento di fare qualcosa perchè il tempo delle chiacchiere è finito, cambiare il sistema politico e trasformare il modo di fare politica.”
“L’invito è quello di scendere in piazza, di far sentire la “nostra voce”, la “voce di chi non ha niente” nemmeno le possibilità di sognare, di “urlare contro i privilegiati, la casta”. Ecco, tutto questo potrebbe rappresentare per l’Italia una svolta storica, la prima vera ribellione, perchè “‘Ribellarsi è un dovere: quando un Governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato anche con mazze e pietre’ , frase riportata sul volantino.”
” La partecipazione più significativa dovrà essere dei giovani, affinchè la piaga della disoccupazione giovanile venga arginata, perchè oggigiorno sono proprio loro a farne le spese, ma ancora di più i bambini che stanno imparando a convivere con il problema della disoccupazione giovanile, quasi fosse l’uomo nero. Qualche anno fa se si chiedeva ad un bambino cosa volesse fare da grande c’è chi rispondeva il pompiere, chi il pilota, chi l’astronauta, chi la ballerina, chi il dottore. Oggi, invece, difronte a questa domanda i bambini si trovano spiazzati, nella loro innocenza ridono, un sorriso amaro troppo prematuro per quell’età, o al massimo le risposte sono: il calciatore e la velina. Crescendo il problema diventa sempre più angoscioso, più insistente, invadente, perchè il bambino comincia a relazionarsi, a confrontarsi e a prendere coscienza di quello che lo circonda, e allora una volta terminato l’ultimo anno di scuola superiore non sa che indirizzo prendere, allora si cerca su “google” quello che offre più sbocchi lavorativi e non quello che piace, e una volta deciso subentra un altro problema, quello dei genitori che hanno perso il lavoro e nonostante la delusione, frustazione, l’amarezza, l’umiliazione da parte loro, il ragazzo non può continuare gli studi. Ecco, allora scendiamo in piazza per i bambini di domani, per offrire un futuro e solide realtà ai giovani e per non fare la fine di quei genitori”
Intanto però basta googlare un pò e si scopre che i Forconi non sono niente di apolitico come si vuole far credere ma sono gli stessi che tempo addietro hanno messo ferro e a fuoco la Sicilia bloccando autostrade e distribuzione di benzina, portando scompiglio e Paura a Palermo nel 2012.
Intanto tra i leader dei Forconi continua ad esserci Mariano Ferro, leader dei Forconi siciliani, Lucio Chiavegato, presidente Life; Giorgio Bissoli, Azione rurale; Augusto Zaccardelli, Segr. naz. Movimento autonomo trasportatori (Frosinone); Umberto Gobbi, NVPP (Non vogliamo più pagare); Paolo Bini, Italia celtica; Eugenio Rigodanzo, Cobas latte veneto; Franco Paoletti, Cobas latte di Pordenone; Danilo Giovanni, Presidente del CRA Diglita sociale (Lazio), Salvatore Bella, presidente Aitras Ass. Naz. trasporti (Campobello di Licata).
Mariano Ferro sembra aver avuto qualche problema con il Rappresentante Territoriale del Governo che gli avrebbe intimato di “stare calmo” ma non solo, ricordando la situazione sviluppatasi in Sicilia con il blocco della Sicilia che qualche giorno dopo aveva contagiato la Sardegna, l’attenzione mediatica è tanta, così tanta che non possono sfuggire gli appelli via social di movimenti politici di matrice di estrema destra che invitano a manifestare.
Tanto è che l’Anpi (Associane Nazionale dei Partigiani Italiani) piemontese ha chiesto massima vigilanza anche perchè sembrerebbe che Torino si sarebber presentati falsi agenti di polizia in borghese che invitano i commercianti a chiudere lunedì prossimo per evitare tafferugli». «Invitiamo tutti gli antifascisti ed i democratici a respingere con fermezza le iniziative illegali messe in atto da questi provocatori».
Non solo, Diego Novelli, ha diramato via rete una nota dove si legge che «Un fantomatico ‘Coordinamento nazionale per la rivoluzione’ attraverso Facebook ha indetto per lunedì prossimo una manifestazione di protesta in tutta Italia rivolgendosi in modo particolare agli ambulanti, ai negozianti, agli autotrasportatori e ad altre categorie invitando il popolo italiano alla ribellione».