Editoriali

Vladimir Luxuria e i Barbariciridicoli a Orani

Vladimir Luxuria e i Barbariciridicoli a OraniGran finale ad Orani per Pantheon Eventi 2013 con un doppio appuntamento durante il prossimo week end che avrà per protagonisti Vladimir Luxuria e I Barbariciridicoli.

A un mese e mezzo dal grandissimo successo riscosso a Pantheon con il suo spettacolo Si sdrai per favore, favorevolmente impressionata dal calore del pubblico della rassegna e per suo espresso desiderio, ritorna infatti ad Orani VLADIMIR LUXURIA per la presentazione del suo ultimo romanzo L’Italia Migliore. La manifestazione, con la presenza dell’autrice, è prevista per venerdì 1 dicembre alle ore 20,00 presso l’Auditorium comunale e sarà presentata dal giornalista e scrittore Giacomo Mameli, mentre gli attori della Compagnia I Barbariciridicoli daranno voce ad alcuni passi del romanzo. Organizza l’Assessorato alla Cultura del Comune di Orani insieme alla Compagnia I Barbariciridicoli.


Per sabato 14 dicembre, sempre alle ore 20,00 e all’Auditorium Comunale, è prevista invece la chiusura di Pantheon Eventi 2013 con il debutto della nuova produzione della Compagnia I Barbariciridicoli, lo spettacolo I fiori mi facevano starnutire con la prima regia firmata per I Barbariciridicoli dalla nuova collaboratrice artistica Anna Maria Destefanis e l’interpretazione di Lina Manai.
Per info: www.barbariciridicoli.it 393.9013607
Approfondimenti:
Vladimir Luxuria L’Italia migliore
L’Italia migliore è un ritratto impetuoso ed esilarante dell’Italia degli ultimi venti anni. Protagoniste, due realtà che Vladimir Luxuria conosce bene, la provincia e la tv.Camilla vive in un paese di provincia. Una vita tranquilla: marito, figlio e vecchia madre malata di Alzheimer. Sua sorella Marianna è tutt’altro: una nota conduttrice tv, che si fa di coca e ha ottenuto il programma L’Italia migliore andando a letto con il disgustoso direttore di Italia tv, una immaginaria rete privata. In sei puntate verranno presentati altrettanti personaggi che hanno compiuto atti di eroismo. Gli ascoltatori eleggeranno con il televoto il vincitore, e questi otterrà un premio in denaro. Ma i concorrenti sono davvero degli eroi votati all’accoglimento degli altri? E Marianna è proprio solo una star tutta bizze e tic nervosi? Forse no. Forse la falsa cartomante che a Roma l’ha convinta a tornare al paese per un incontro con l’anziana madre malata non aveva torto, era uno strumento di un destino bizzarro ma necessario. C’è un dramma alle spalle di Marianna, e molti sono i colpevoli nella sua famiglia. Tornare a casa significherà confrontarsi con gli attori di quel dramma, con se stessa, con una vita che reclama un senso finale. Vladimir Luxuria sa parlare con semplicità e forza del dolore e della violenza, in un libro in cui la critica corrosiva ai vizi della società dello spettacolo si salda alla rappresentazione cristallina della femminilità violata del suo personaggio più riuscito.
Vladimir Luxuria, artista ed ex parlamentare, nata a Foggia nel 1965 come Vladimiro Guadagno, è oggi la transgender più famosa d’Italia. Una laurea in Lingue con 110 e lode, attrice e scrittrice, è stata per anni la regina indiscussa del Muccassassina, storico locale gay romano. Chi ha paura della Muccassassina? è anche il titolo della sua autobiografia uscita nel 2007 per Bompiani. All’attività nel mondo dello spettacolo, ha sempre affiancato una grande partecipazione alla battaglia in favore dei diritti civili di tutte le minoranze. Il suo impegno politico ha raggiunto il culmine nel 2006, quando è stata eletta deputata nelle file di Rifondazione comunista: prima transgender a entrare nel Parlamento italiano. La sua partecipazione all’Isola dei Famosi, conclusasi con la vittoria dell’edizione 2008 del programma, ha scatenato un acceso dibattito. Per Bompiani ha pubblicato Favole non dette (2009) ed Eldorado, (2011).
I fiori mi facevano starnutire è uno spettacolo multimediale per la regia di Anna Maria Destefanis, che è un viaggio attraverso i ricordi, i racconti, gli antichi rituali e le contraddizioni vecchie e nuove di un’isola, la Sardegna, che ha ancora tanto da indagare, da dire e svelare. In scena una donna (Lina Manai) e uno schermo, che, ripercorrendo attraverso una vicenda biografica gli ultimi settant’anni della nostra storia, ci trasportano altrove, in un tempo senza tempo, al confine dei ricordi e delle derive future, aprendo in chi guarda una riflessione sul senso d’identità e sul rapporto con se stessi e con gli altri.

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