Italia

Un caso? L’estrema destra si organizza?Focus su Alessio Provaroni in piazza tra forconi e altri

fascistiForconi e nuove destra, eppure per i più non è così. Forconi ed antisemitismo, no, è stata solo una frase espressa male da uno dei leader. Eppure ad osservare le piazze infuocate, i presidi, gli slogan, le scritte e persino i tatuaggi dei manifestanti qualcosa non torna, non è un solo leader colui che sembra proclamare l’antisemitismo ma pare che tra i movimenti in piazza ve ne siano diversi di netta matrice neonazista e neofascista.

Osservando i nomi dei principali coordinatori non può che non saltare all’occhio quello di Alessio Provaroni.

Provaroni è lo stesso che qualche giorno fa  infiammava piazzale dei Partigiani, ed era lì quando Alberto Paladino, accusato di aver aggredito alcuni esponenti del PD  urlava ad un megafono:  “Qui c’è la gente normale che si alza tutte le mattine e va a lavorare, non ci sono rossi e neri”.

Provaroni è in piazza a Roma insieme a studenti, pensionati manifestanti, sventola anche lui il Tricolore e canta l’inno nazionale, qualche giorno fa dichiarava “Quello che noi rivendichiamo oggi è una pulizia totale dai danni che hanno provocato i partiti, vogliamo che questa gente sia processata perchè ha commesso dei reati, per noi questo Parlamento è illegittimo .Ci siamo tenuti lontani dai palazzi del potere perchè in questo momento potrebbe recare dei danni alla protesta. Quando sarà il momento la manifestazione da tutta Italia si sposterà a Roma dove chiederemo la cacciata di questi ‘ladroni”‘. Provaroni non è uno qualsiasi, non è un cittadino “nè rosso nè nero” come si sarebbe disposti a pensare. Alessio Provaroni è un convinto militante di estrema destra, un neonazista del XXI secolo.

Provaroni insieme ad altri camerati fonda nel 2011 un movimento dal nome “Unione per il SOCIALISMO NAZIONALE – RSI (Raggruppamento Sociale Italiano)” detto per semplicità SOCIALISMO NAZIONALE . Il Movimento è di chiara matrice nazista, lo si vede dai colori degli stemmi e dalla simbologia ancora prima di leggerne il manifesto politico .  Nel sito del movimento un misto di proclami di vario genere con una chiara matrice populista si alterna al neonazismo del più becero stampo. Il movimento  tra gli altri si farebbe portatore  “di una nuova forma di organizzazione statale che rappresenti la risposta globale alle esigenze culturali, sociali, ambientali ed economiche di una Nazione che non voglia continuare ad accettare, all’indomani dell’ingresso nel terzo millennio, un ruolo subordinato all’interno del panorama geopolitico mondiale”.

Provaroni, sicuramente “casualmente” si trova ad essere uno dei leader del movimento in piazza in questi giorni e “casualmente” si trova ad essere uno dei fondatori di Socialismo Nazione.

Intanto l’attività dei membri di Socialismo e Nazione è fervente, se non nelle piazze, nel web ma in entrambi i casi sembra che i militanti cerchino quasi di nascondersi sottolineando di non essere di destra ma nemmeno di sinistra. Cosa sono allora? Nazionalisti?

Ecco un documento che si trova nella pagina dell’organizzazione politica, il documento è a firma Mauro Canosci, accanto al testo un bel ritratto di Josè Ortega Y Gasset.

L’ ormai evidente ed é un dato di fatto che la crisi é “extraparlamentare” perché quella sede e chi ci siede (dai filo governativi agli “oppositori a libro paga del sistema”) in realtà ormai é solo un avamposto di “zombies”. Tutti delegittimati più che dalla sentenza della Corte Costituzionale dall’incipiente incazzatura di popolo che già ha dato segnali importanti con l’astensione in continua inarrestabile crescita nei vari “ludi cartacei” susseguitesi negli ultimi anni (le primarie, perverso onanismo partitico di marca anglosassone, neanche le consideriamo !).

Ma é necessario un punto di svolta; senza voler assolutamente entrare nel merito di ciò che é strettamente di pertinenza del “Comitato 9 dicembre”, come é noto apartitico come é giusto che sia, il quale sta facendo tutto ciò che é possibile per rendere organica la ribellione di tutte le categorie del Lavoro, é da comprendere che le diverse realtà “politiche” antagoniste non debbano più continuare a vivere in compartimenti stagni evitando da un lato di provare stoltamente di mettere il proprio “cappello” su ciò che é nascita spontanea di sana rivolta popolare e dall’altro di rimanere ognuno legato al proprio orticello solo e specialmente in funzione elettoralistica.

Noi come Socialisti Nazionali siamo a disposizione umilmente perché ciò si possa rendere praticabile a livello territoriale attraverso una cosciente e saggia capacità di “fare comunità” al di là ed oltre a sigle di fazione. L’invito ovviamente é rivolto a tutti coloro che non si sentono “di centro destra” (con o senza trattino !”). Se invece qualcuno si sente, al solito, il “primo della classe” può tranquillamente andare a quel paese insieme a tutta la partitocrazia che non da oggi combattiamo aspramente e senza ipocrisie farisaiche.

In silenzio e senza clamori……. “Noi Siamo” !

 

Ma quale è l’origine politica di questi particolari militanti?  Tutti derivano dal Fronte Nazionale, e quanto pare erano in direzione nazionale, si legge infatti che facevano parte della  componente denominata prima Sinistra Nazionale e poi Socialismo Nazionale, rappresentata in Direzione Nazionale da Maurizio Canosci, Stelvio Dal Piaz, Ernesto Ferrante, Augusto Venditti e Paolo Signorelli.

Insomma un cammino che viene da lontano, che negli anni ha abbracciato nomi di spicco dell’eversione italiana.

 

 

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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