Raja Casablanca, una pagina di sport epica
Da quando la Coppa Intercontinentale si è tramutata in Mondiale per Club ha perso tutto quel fascino che la rendeva epica. Le storiche finali di andata e ritorno con voli transoceanici da raccontare ai propri nipoti, decine di finali al cardiopalma disputate a Tokio tra i campioni di Europa e vincitori della Copa Libertadores, ormai sono un vecchio e sbiadito ricordo. Il ‘dio denaro’ ha trasformato la competizione in un torneo ricco di petroldollari, ma completamente privo di appeal per media e tifosi.
Fortunatamente il destino ha voluto che il Raja Casablanca, sconosciuto team campione del Marocco e padrone di caso del torneo, ‘facesse fuori’ il blasonatissimo Atletico Mineiro fresco vincitore dell’equivalente Champions League in Sudamerica. I ‘beduini del pallone’ si sono imposti con un secco e meritato 3-1 sulla squadra guidata da Ronaldinho Gaucho, che ieri nell’arena verde di Marrakech ha trasformato la splendida punizione del momentaneo 1-1. Lo ‘spavaldo’ Lajour, protagonista di una prestazione epica, ha guidato la formazione marocchina ad una vittoria tanto insperata quanto meritata. L’attaccante magrebino ha prima portato in vantaggio il Casablanca all’inizio della ripresa, poi si è reso protagonista dell’episodio chiave del match, lo sgambetto di Rever allo stesso Iajour lanciatissimo verso la porta verdeoro. Rigore di Moutaouali e vittoria in cassaforte, infine l’ennesimo contropiede di Madebe ha fissato il 3-1 aprendo la notte dei bagordi a Marrakech. Un risultato a sorpresa, imprevedibile più delle quote scommesse over under WilliamHill.
Non è la prima volta nella storia che una squadra africana giunge all’atto finale. Nel 2010 il Mazembe fu sconfitto nettamente dall’Inter di Rafa Benitez, reduce dal triplete targato Mourinho, dopo aver eliminato in semifinale l’Internacional di Porto Alegre.
Un’altra pagina di storie che sarà sicuramente protagonista di programmi cult come ‘Sfide’. Su Casablanca questa notte soffia il trionfale vento del Mediterraneo.