Italia

Stragi nelle strade, Maccari: il reato di omicidio stradale è una priorità

omicidio stradaleChi si mette alla guida ubriaco o drogato va punito come chi si mette a sparare in piazza ad altezza d’uomo.
“Sulle nostre strade si consuma una strage quotidiana, quella delle migliaia di vittime di criminali che si mettono alla guida ubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Bisogna fare qualcosa, non ci si può rassegnare a togliere feriti dalle lamiere e portare via cadaveri dalle strade. Occorre dare priorità all’introduzione nel nostro ordinamento del reato di omicidio stradale”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando il nuovo
drammatico incidente causato a Roma da un cittadino romeno, risultato positivo ai test di droga ed alcool, che ha falciato un’intera famiglia, ferendo quattro persone ed uccidendo una bambina di soli 6 anni.
“Il problema va affrontato con un inasprimento delle sanzioni per chi si mette al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcool, mettendo a rischio la vita degli altri utenti della strada, e che non va considerato meno pericoloso di chi imbraccia un’arma e si mette a sparare ad altezza d’uomo in una piazza affollata. L’introduzione del reato  di omicidio stradale, oltre all’efficacia repressiva, serve ad elevare il livello di attenzione sulla problematica, responsabilizzando soprattutto i tanti giovani, e non solo, che sottovalutano la pericolosità di mettersi alla guida dopo aver bevuto. Non possiamo sempre aspettare di piangere la morte
assurda di un parente, di un amico, o come spesso avviene a noi poliziotti, di un collega sceso in strada per motivi di servizio”.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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