Piacenza: Mio angelo di Cenere, poesie di Mehr. Giornata della Memoria

Daniela Coelli voce recitante26
Fabio Turchetti voce, chitarra e fisarmonica
Luca Garlaschelli contrabbasso e tromba
Introduce Anna Ruchat traduttrice per le edizioni “Effigie” della poesie
di Mariella Mehr
Il progetto nasce dalle poesie di Mariella Mehr (nata a Zurigo nel 1947 in una famiglia appartenente al gruppo rom jenische, autrice di romanzi, poesie e opere teatrali), raccolte in parte nel volume Notizie dall’esilio (Effigie, 2006).
I testi scelti per le canzoni costituiscono la narrazione poetica in immagini di destini segnati dalla persecuzione del “popolo errante” (perpetrata anche nella civilissima Svizzera in tempi non lontani e della quale la Mehr come molti è stata vittima), che qui viene evocata non tanto nella concretezza dei fatti ma nelle cicatrici emotive e in un “visionario” esilio in cui ricomporre ataviche memorie di un popolo e una intima estraneità a luoghi reali inospitali.
Nata a Zurigo nel 1947, come tanti altri figli del “popolo errante” Jenisch, popolo vittima della persecuzione nazista che si è poi prolungata attraverso la persecuzione del suo popolo in Svizzera (il famigerato programma “Kinder der Landstrasse”, del quale poco o niente si sapeva fino a una ventina di anni fa): tolta alla madre nella primissima infanzia, passata per famiglie affidatarie, orfanotrofi e istituti psichiatrici, è stata soggetta a violenze di ogni genere, compreso l’elettroshock, e, come già successo a sua madre, a diciotto anni l’hanno sterilizzata e le hanno tolto il figlio.