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Napoli: Santa Maria Cristina di Savoia

maria cristina di savoiaNapoli,  da oggi c’è una nuova santa. Maria Cristina di Savoia, divenuta Regina delle due Sicilie, è stata proclamata beata con una cerimonia solenne nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli, concelebrata dai Cardinali Crescenzio Sepe, Angelo Amato, prefetto per la Congregazione dei Santi, e Renato Martino, Gran Priore dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Maria Cristina Carlotta Giuseppa Gaetana Efisia di Savoia (Cagliari, 14 novembre 1812 – Napoli, 31 gennaio 1836) fu una principessa del regno di Sardegna per nascita, e regina delle Due Sicilie per matrimonio.  Una Savoia che nella sua vita è stata persino in grado di unire l’Italia. Maria Cristina, figlia minore di Vittorio Emanuele I di Sardegna e dell’arciduchessa Maria Teresa d’Asburgo-Este, ha come nonni materni  l’arciduca Ferdinando d’Austria-Este e Maria Beatrice Ricciarda d’Este. Ferdinando  a sua volta figlio dell’imperatore Francesco I di Lorena e della famosa Maria Teresa d’Austria. Maria Beatrice era invece la figlia primogenita di Ercole III d’Este, ultimo rappresentante dell’antica casata degli Este, e di Maria Teresa Cybo-Malaspina, duchessa di Massa e principessa di Carrara. Una dinastia da sangue blu come si può ben capire. Intanto Maria Cristina nasce a Cagliari il 14 novembre 1812, durante il periodo rivoluzionario, in quel periodo Torino, era occupato dalle truppe francesi. Nonostante i natali cagliaritani la giovane Savoia torna a Torino e sarà educata a corte. In suo onore, viene costruito Fort Marie-Christine, una fortificazione militare presso la città di Aussois, parte del complesso dei Forti dell’Esseillon, al confine con la Francia, un tempo compreso nei domini sabaudi.

Il fidanzamento ed il matrimonio della giovane Savoia uniscono l’Italia infatti si sposerà con  Ferdinando II, re delle Due Sicilie

Maria Cristina era di sentimenti religiosissimi ed estremamente devota: cristiana fervente. Nei pochi anni in cui fu regina riuscì a impedire l’esecuzione di tutte le condanne capitali, e «finché ella visse tutti i condannati a morte furono aggraziati» Negli anni però avrebbe compiuto tante azioni di bontà verso poveri e meno abbienti Donna di grande mitezza, si fece ben volere da tutti e seppe anche reagire con intelligenza agli scherzi del marito: un giorno, quando la regina stava sedendosi al pianoforte, Ferdinando le tirò indietro la seggiola ridendo, ma lei senza scomporsi replicò: «Credevo di aver sposato il re di Napoli, non un lazzarone»

Maria Cristina muore non ancora ventiquattrenne per i postumi del parto, nel dare alla luce l’unico figlio Francesco, che sarebbe salito al trono e che sarebbe stato l’ultimo re del regno delle Due Sicilie. Francesco sarebbe stato educato nel culto di sua madre, chiamata la Regina Santa. Sarà Re Ferdinando II avviò il processo di beatificazione della defunta regina consorte Maria Cristina.

Il 10 luglio 1859 la Santa Sede comunicò che la scomparsa regina era stata proclamata venerabile.

Nel pomeriggio del 2 maggio 2013 papa Francesco, ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, autorizzò la promulgazione del decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della regina Maria Cristina.

Ed è oggi, aabato 25 gennaio 2014, alle ore 11.00, presso la Basilica di Santa Chiara (Napoli), pantheon della famiglia borbonica, dove riposa il corpo della Reginella Santa  che si è tenuto il solenne rito di Beatificazione presieduto dal Cardinale Crescenzio Sepe Arcivescovo Metropolita di Napoli e concelebrato dai Cardinali Angelo Amato Prefetto della Congregazione dei Santi e Renato Martino Gran Priore dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.


Alla celebrazione erano presenti numerosi rappresentanti di famiglie reali e di nobiltà europea, tra questi per i borbone c’erano i Principi Carlo e Camilla delle Due Sicilie, per i Savoia c’erano il Principe Amedeo di Savoia-Aosta con la Principessa Maria Gabriella di Savoia. Così scrive Il Mattino.

Delegazioni sono giunte dalla Sardegna, con il Vescovo di Cagliari, Mons. Arrigo Miglio, dal Piemonte e dalla Liguria, alla celebrazione secondo quanto scrive Il Mattino erano presenti anche  i discendenti dei Borbone Due Sicilie, i Principi Carlo e Camilla, Don Pedro e Don Jaime, il Principe Amedeo d’Aosta e la Principessa Gabriella di Savoia, ed una larga rappresentanza di famiglie reali e nobiltà europea. Tra essi il capo della casa reale del Portogallo, Dom Duarte Pio di Braganca, e Principi della famiglia Asburgo.

Fuori dalla chiesa, riporta Il Mattino rappresentati dal presidente dell’Umi Alessandro Sacchi e da alcune delegazioni dell’associazione «Convegni Maria Cristina», ed i neoborbonici, molto più numerosi, che hanno tributato un’ovazione a Carlo e Camilla all’uscita della basilica di S. Chiara, al grido di «Viva ‘o Rre».


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